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L'Intervistato Speciale: Gianluca Valente
Si chiude oggi, con questa nuova e particolare intervista, la prima serie della rubrica “L’Intervistato Speciale”. Dopo aver spaziato a 360° nelle vite di allenatori (Miki Grassi e Francesco Chiaffarato), presidenti (Carmine Pantone), calcettisti (Susy Nicoletti) e responsabili regionali (Angelo Carone), per completare il puzzle di FM mancava solo l’ultimo tassello: il giornalista! Se per i primi è logico ipotizzare un'intervista di qualsivoglia forma e modalità, per i secondi (giornalisti o addetti stampa) la questione diventa più complicata: di spazio per farsi conoscere, a ben pensarci, ce n’è pochissimo. Noi, dunque, scendiamo in campo per dare voce a questi addetti ai lavori che per passione e conoscenze, forse, non sono tanto inferiori ad altri, come si è soliti pensare.
Ladies&Gentelman bando alle ciance, abbiamo l’onore di presentarvi Gianluca Valente…
Benvenuto. Conosciamoci meglio: per chi non lo sapesse, chi è Gianluca Valente?
Gianluca Valente è un quasi trentenne (il prossimo 24 Febbraio) biscegliese DOC a cui mancano due esami per laurearsi e che ha nello sport la sua massima passione. Seguo di tutto tranne il baseball ed il tamburello, tanto che ai massimi livelli ho una squadra per cui tifo in base alla disciplina. Ho giocato a calcio sino all’età di 15 anni, poi dopo un brutto infortunio la passione mi ha portato dall’altra parte della barricata nelle vesti di redattore sportivo per il “Bisceglie15Giorni”, quindicinale cittadino con il quale collaboro tutt’ora. Pratico quest’hobby da più di dieci anni ma dal settembre 2008 sono iscritto all’albo dei giornalisti e pubblicisti. Sempre nella stagione 2008/09 mi sono tuffato nella nuova veste di telecronista lavorando con TeleDehon per la cronaca della gare esterne del Bisceglie C5 in serie A e Final Eight di coppa Italia, con una sortita nel futsal femminile commentando la prima storica gara in diretta televisiva, su PugliaChannel, del Team Bisceglie Girl.
Da quando sei nel calcio a 5, nello specifico al Bisceglie e di cosa ti occupi?
Da giornalista seguo il Bisceglie dal 2000, mentre dal 2005 mi è stato dato l’incarico di capo ufficio stampa della S.S. Bisceglie Calcio a 5. In pratica sono la voce mediatica della società per quel che concerne i rapporti con tv, giornali, siti specializzati e non. Dal 2007 grazie all’aiuto della società abbiamo costruito anche il nuovo sito ufficiale del Bisceglie C5, che gestisco in prima persona con il validissimo aiuto dell’esperto di informatica nonché fratello minore Giulio Valente. In più realizzo un foglio distribuito in occasione delle gare interne del Bisceglie C5 dal nome “Il Gazzettino Neroazzurro” dove ci sono tutte le notizie ed i dati sulla squadra ed il campionato.
Com’è vivere la squadra da addetto stampa, in particolare una squadra della massima serie italiana?
Vivo questa esperienza con piacere e con molta partecipazione. Prima di entrare a far parte della famiglia neroazzurra sono stato un suo tifoso sin dai tempi della promozione in B dopo lo spareggio contro il Barletta. Sono orgoglioso di far parte di una compagine che funge da punto di riferimento per il futsal pugliese e che rappresenta una della più solide realtà nel panorama nazionale. Credo comunque che il più grande piacere derivi dagli attestati di stima che mi giungono dagli addetti ai lavori in ambito nazionale. Ciò vuol dire che tutto l’impegno, la serietà e la massima dedizione che esprimo in questo campo mi vengono riconosciuti. Vivere poi quotidianamente a contatto con giocatori di alto livello e confrontarsi con mostri sacri della disciplina dia un gusto ancor più particolare a questa belle esperienza che sto vivendo.
Parlaci un po’ del campionato di serie A1: il Bisceglie viaggia in quinta posizione. Si è soddisfatti di questo campionato e a cosa punta la squadra nerazzurra?
Il campionato di serie A1 è figlio dei tempi che corrono, quindi chi ha maggiori disponibilità economiche le fa valere in sede di mercato lottando per i traguardi più ambiti. In questo momento sono quattro le superpotenze che ambiscono al titolo, parlo di Luparense, Arzignano, Marca Trevigiana e Napoli, con il Montesilvano possibile outsider. Il Bisceglie invece è una realtà da ammirare visto che alle sue spalle non ha un magnate pronto ad investire denari ma gente passionale e capace come il patron Alfonso Russo ed il mister Leopoldo Capurso. Con scrupolo e competenza si può creare una squadra come il Bisceglie, capace di posizionarsi tra le, già nominate, potenze del futsal italiano senza sfigurare. A cosa puntiamo? A toglierci ancora delle soddisfazioni e magari passare il primo turno dei play off scudetto, un tabù per noi che nei due anni precedenti siamo usciti sempre al primo turno.
Il tuo starting 5 ideale?
Dopo quattro anni di serie A ed avendo visto tanti fenomeni il mio quintetto ideale è: Feller, Marcio, Zanetti, Bacaro, Foglia. Mi piacerebbe vedere dal vivo il fenomeno brasiliano Falcao mentre il giocatore che mi ha impressionato per la sua capacità di fare la differenza è Adriano Foglia a cui faccio i miei migliori auguri per il futuro.
Cosa va e cosa non va nel calcio a 5 italiano?
Al momento nel calcio a 5 italiano vanno bene poche cose, credo che l’aspetto da salvaguardare sia la passione dei molti addetti ai lavori e gli investimenti che i presidenti fanno anno dopo anno. Per spiegare cosa non va servirebbe molto tempo. Credo che per il tutto sia determinate capire cosa accadrà dopo l’elezione del nuovo presidente della federazione calcio a 5 che avverrà domenica 22 Febbraio a Roma. Di certo chi siederà su quella scomoda poltrona dovrà dare stabilità ad una disciplina che sino ad ora ne ha avuta poca. Bisognerà resettare tutto e ricominciare da zero, ponendo magari regole rigide, che forse all’inizio sembreranno penalizzanti ma che in futuro potrebbero dare solidità a questa disciplina tanto da poterla inserire nei giochi olimpici.
Cambiamo genere. Come mai secondo te, a noi “giornalisti” sono concesse poche opportunità per farci conoscere? Una situazione simile a quella degli arbitri non trovi?
Credo che il principio fondamentale di un buon giornalista sia quello di informare in maniera corretta il lettore senza farsi attirare da presuntuosi atteggiamenti da prima donna. Ritengo allo stesso tempo che la categoria dei giornalisti dovrebbe godere di maggiore considerazione da parte degli addetti ai lavori. Certo il tutto bisogna uniformarlo alla disciplina in questione. Per quel che concerne il futsal, questa è una disciplina relativamente giovane ma credo che se crescerà il movimento calcio a 5 ne beneficerà anche l’aspetto giornalistico. Non ritengo la nostra situazione simile a quella arbitrale. Gli arbitri hanno una loro struttura ed una sicurezza economica che molti di noi giornalisti o addetti stampa neanche ci sogniamo. Giusto quindi pretendere molto da chi ha maggiori garanzie come la classe arbitrale
Cosa si potrebbe fare per creare buoni giornalisti sportivi? Ritieni si possa o si debba aumentare il livello tecnico degli addetti ai lavori?
Per migliorare il livello e creare dei buoni giornalisti sportivi serve aggiornarsi costantemente ed avere passione in quello che si fa. Sarebbe giusto anche dar merito a chi si distingue per particolari capacità. Purtroppo quella del giornalista è una categoria poco protetta e per nulla tutelata. Fondamentalmente si pensa che tutti possano scrivere e penso che sia giusto, ma credo che non tutti ne siano capaci e che abbiano le qualità per farlo. Un giornalista che vale 10 spesso viene paragonato ad uno che vale 3 solo perché quest’ultimo “costa” di meno ma va bene lo stesso. Fin quando si ragionerà in questa maniera sarà difficile fare il giornalista, spero che le cose cambino in futuro.
Momento della tua "carriera" in cui ti sei sentito appagato, la situazione più scomoda che hai dovuto affrontare?
Più che un momento è stato un periodo in cui mi sono sentito appagato, più precisamente Agosto-Settembre 2005 in cui sono stato chiamato a lavorare per il Bisceglie C5 e qualche settimana dopo sono stato premiato a Bisceglie tra i migliori giornalisti della zona. La situazione più scomoda invece l’ho vissuta qualche settimana fa quando in quel di Montebelluna dove al sottoscritto ed al cameraman di TeleDehon è stato impedito un nostro diritto, quello di fare informazione attraverso la telecronaca di Marca Trevigiana-Bisceglie. Sobbarcarsi 850 chilometri e 12 ore di pulmann per fare lo spettatore spero non accada mai più.
Tutti i giornalisti sportivi hanno un punto di riferimento tra quelli del passato. Qual è in tal senso il tuo ‘idolo’?
Ho dei punti di riferimento ma non degli idoli veri e propri. Dal punto di vista della scrittura adoro leggere Mario Sconcerti, mai banale e sempre schietto come tradizione toscana tramanda. Come telecronista due giornalisti di Sky Massimo Marianella ed il “Mondiale” Fabio Caressa.
Avendo già una certa esperienza, cosa dovrebbe saper proporre una redazione di futsal per essere innovativa e accattivante?
Non credo ci sia una formula magica o qualcosa del genere. Credo serva un costante aggiornamento ed una copertura totale delle realtà che si intende seguire. Se una redazione è costantemente aggiornata è già a metà dell’opera. Una chicca futura potrebbe essere quella dell’aggiornamento delle gare di campionato in tempo reale, una simile capacità potrebbe fare la differenza nella scelta degli appassionati.
Ogni tanto vieni su FutsalMania, che te ne pare?
Da addetto ai lavori la mia presenza sul vostro portale è quotidiana. Apprezzo molto la freschezza delle nuove idee ed iniziative che fanno sempre bene ad una disciplina in evoluzione. Credo anche sia molto interessante entrare nelle pieghe del futsal scoprendo lati nascosti come le tecnica, la preparazione o la tattica.
Si parla di FM come punto di riferimento per le societa di c1 e c2. E’ cosi anche per i campionati maggiori?
FM da molto spazio alle serie minori, ma credo sia giusto cosi. Le società di A e A2 hanno molta più visibilità quindi è giusto dare spazio a chi vuole emergere nel futsal. La capacità di ritagliarsi il giusto spazio la fanno le prestazioni delle squadre e la capacità di saperlo comunicare.
Obbiettivi futuri?
Personalmente la laurea ed in prospettiva costruire una bella famiglia. “Calcettisticamente” parlando migliorarmi professionalmente e magari vincere qualcosa di importante con il Bisceglie C5
Lascia un messaggio a chi vuoi, se vuoi, e grazie mille per la disponibilità…
A tutti i lettori, che siano presidenti, allenatori, giocatori, o semplici appassionati vivete con trasporto la vostra esperienza, ma fatelo con la massima educazione e sportività, che si vinca o perda. Un giorno saremo ricordati per essere stati delle persone perbene.
IDENTIKIT
Nome: Girolamo Gianluca Valente
Luogo di Nascita: Bisceglie
Anni: 30
Soprannome: Gianlù
Fidanzato: No
Segno Zodiacale. Pesci
Attore preferito: Denzel Washington
Attrice preferita: Julia Roberts
Film: Seven, Salvate il soldato Ryan
Musica: leggera ( Coldplay, U2, Ligabue)
Ultimo libro letto: Cronologicamente “Dico Tutto” di P.Pardo e A.Cassano,
Piatto preferito: Lasagne
Hobby: scrivere
Pregi/Difetti: Sensibilità/ Spesso sono un gran rompiscatole
Squadra del cuore: Juventus
Calciatore preferito: Pavel Nedved
Di cosa vai più fiero. Dei miei genitori
Sogno nel cassetto: Realizzarmi nella vita e svolgere un lavoro che mi piaccia
Carlo De Sandoli – Staff FM