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MVP - Maxi Rescia
MVP – Maximiliano Rescia
M.V.P. acronimo di Most Valuable Player – letteralmente “Giocatore di maggior valore” – è la nuova rubrica di FutsalMania interamente dedicata alla Serie A 2012/13. L’idea di Carlo De Sandoli prende spunto dal nuovo progetto FantaFutsal, il primo “fantagioco” dedicato al Futsal Italiano. Ogni M.V.P. sarà deciso al termine della giornata di riferimento in collaborazione con Cristina Battista, responsabile di www.fantafutsal.it.
IDENTIKIT
Nome: Maximiliano
Cognome: Rescia
Soprannome: Maxi
Età: 25
Luogo di Nascita: Buenos Aires (Argentina)
Hobby: Giocare a Calcio/Calcio a 5 con gli Amici
Musica: Cumbia / Reggaeton
Piatto preferito: Asado (Mix di carne argentina)
Frase: “L’esito non dipende dalla fortuna, ma è il risultato di uno sforzo costante”
Sogno nel cassetto: Essere felice, e rendere felice la mia famiglia
PRIMI PASSI
Ho cominciato a giocare all’età di 4 anni. Ho tre fratelli più grandi e li andavo a vedere ogni volta, praticamente sono nato con il pallone. I miei genitori mi hanno sempre appoggiato in questa scelta. Da piccolo mi accompagnavano loro, mi spingevano a non mollare mai: l’unica condizione necessaria che mi chiedevano in cambio era di fare bene a scuola. Forse, a differenza di come si vive lo Sport in Italia, in Argentina competevo già da quando avevo 5, 6 anni. Da noi ci sono Campionati che si giocano non solo per divertimento: la competizione è davvero alta. E devo dire che giocare ad alti livelli sin da piccolo mi ha aiutato tantissimo, il mio obiettivo era vincere sempre. I miei genitori sono stati fondamentali: erano il mio supporto, e mi spingevano a non mollare. Giocare sotto pressione quando si è così piccoli non è facile, tante volte pensai di lasciare tutto. Poi, una volta fatta l’abitudine, non mi sono fermato più e riuscivo anche a divertirmi. Di quel periodo ho tanti bei ricordi. Mi allenavo ogni giorno aspettando che arrivasse il Sabato: i campi erano sempre pieni di gente che facevano il tifo per noi. Così oggi, come da bambino, voglia e passione sono le stesse. L’unica differenza è che oggi il pallone è parte della mia vita e ha trasformato quella passione in lavoro vero e proprio. Il momento cruciale è stato quando stavo per finire la scuola, a 17 anni. Dovevo scegliere tra l’Università e gli allenamenti. Ho fatto tutte e due fin quando ci sono riuscito poi però, tra la prima squadra (Pinocho) e la Nazionale U21, il tempo non era più sufficiente. Dovevo fare una scelta, e ho scelto il Calcio a 5.
CARRIERA
Il mio periodo di crescita, sia fisico che mentale, è stato tra i 14 e i 17 anni. Andavo a scuola la mattina, tornavo a casa a mezzogiorno, mi riposavo, e dalle 18.00 in poi iniziava il divertimento. Fino alle 20.00 facevo Boxe, mi piaceva come allenamento. Quando finivo andavo in bicicletta al Palazzetto per allenarmi con la Juniores fino alle 21.30, e lì rimanevo ad allenarmi anche con la Prima squadra fino alle 23.00. Gli allenamenti con la prima squadra erano importanti, approfittavo di ogni occasione: se mancava un portiere, ci andavo io in porta. Se mancava l’ultimo o il pivot, li sostituivo io. Lo facevo solo per stare con loro ed imparare il più possibile. Tutti i miei giorni trascorrevano così. Mi ammazzavo ma avevo troppa energia.
Giocavo nel Pinocho, una squadra del mio quartiere. Era la più forte in Argentina e riuscire ad entrare in prima squadra non era semplice. Ho esordito a 16 anni. Ricordo che giocai 5 minuti, forse anche di meno, ma ero felicissimo. Il Mister, Guillermo Freire, credeva molto in me. Il Palazzetto era sempre pieno: ci seguiva sempre tanta gente, quel giorno ce n’erano anche più del solito. Ero nervoso e avevo paura di sbagliare. Alla fine ho fatto il mio, e sono tornato a casa molto contento.
Poi l’anno successivo incontrai Facundo Rustica (ha allenato un anno in Italia portando il Napoli Vesevo in Serie A) ed è quello che mi ha “scoperto” e mi ha dato un ruolo importante nella squadra. E’ stato lui a farmi diventare un calciatore vero; a farmi vedere questo Sport in maniera differente, da professionista. Lo ringrazierò per tutta la vita. Spero possa leggere queste mie parole, così saprà di essere stata una delle persone più importanti della mia carriera.
La mia Stagione migliore probabilmente è stata quella del 2007/2008. Con il Pinocho vincemmo tutto. Partecipammo pure alla Copa Libertadores: uscimmo per differenza reti, dopo aver pareggiato con il Carlos Barbosa.
Nel 2008, a 18 anni, fui convocato nella Nazionale per il Mondiale in Brasile. Ero con Fabian Lopez, che poi sarebbe stato il mio primo Allenatore in Italia al Napoli. Il 2008 è stato sicuramente il più bello, o almeno quello nel quale ho fatto di più.
Il gol più bello lo segnai con il Napoli Barrese nella Stagione 2009/2010, contro il Kaos Bologna. Bragaglia mi lancia il pallone dalla sua area e senza pensarci due volte faccio una rovesciata.
http://www.youtube.com/watch?v=VGpC2-gPkHc
La partita più bella? Con la Nazionale U21, contro il Venezuela. Giocavamo in trasferta, semifinale del Campionato Sudamericano. Ricordo che c’erano più di 10.000 spettatori. Vincemmo 5-1, segnai due gol. In quella squadra c’erano Cuzzolino, Belsito, Caviglia e tanti altri che hanno giocato in Italia. Anche la partita più brutta è legata alla Nazionale, contro il Brasile nel 2010 a Goiana. C’erano quasi 50° e quelli che giocavano in Italia erano in vacanza in Argentina (Luglio). Perdemmo 5-1, non ce la facevamo a correre mentre loro nel campo volavano. Non vedevo l’ora che finisse per tornare a casa.
Oggi sono un calcettista della Cogianco Genzano. Mi trovo molto bene, sia in campo che fuori. Ho tanti amici e gente che rimarrà sempre nel mio cuore. Il Campionato è molto equilibrato, ci sono tante squadre allo stesso livello. Per questo ogni partita è come una finale. Vedere la Classifica, dove tra la seconda e la zona playout ci sono appena 7/8 punti, fa capire che ogni punto conquistato è oro.
PALMARES
In Argentina - con il Pinocho
2005 Torneo Apertura e Torneo Clausura
2006 Torneo Apertura
2007 Torneo Apertura e Torneo Clausura
2008 Torneo Apertura
Nel mio 2007 agli Agla Futsal Awards di Futsal Planet fummo premiati come Miglior Squadra del Mondo.
In Italia
2008/2009 Scudetto U21 con il Napoli
In quella squadra c’erano Borruto, Fantacele, Salas, Garcia Pereira
2011/2012 Campionato e Coppa Italia di Serie A2 con la Cogianco Genzano
Con la Nazionale
2008 – Torneo Thailand Futsal
2011 – Triangolare in Croazia con Argentina, Croazia e Italia
2012 – Copa America e qualificazione per il Mondiale
MAGIC MOMENT
Sinceramente è una bella sensazione e una grande soddisfazione, forse un premio per tanto lavoro e impegno. Il momento di forma, sia personale che della squadra, è molto positivo però sono convinto che posso e possiamo fare molto di più. Ci tengo a ringraziare mister Alessio Musti: da quando sono arrivato qui l’anno scorso mi ha dato tanta fiducia. Parte di questo premio va a lui, l’altra ai miei compagni che mi sopportano ogni giorno (risata, ndr). Gli obiettivi prefissati ad inizio Stagione sono di centrare la qualificazione alla Coppa Italia – già raggiunto – ed entrare nei Playoff Scudetto. Però, almeno io, sono un po’ più fiducioso e penso che con questa squadra possiamo arrivare veramente molto lontano e vincere contro chiunque. Quanti gol prometto ai tifosi? Sinceramente per il ruolo che ho in campo penso a fare altro. Se devo fare un numero, dico 18!
LIFESTYLE
I miei compagni mi prendono in giro perché mi sveglio tardissimo: se non c’è allenamento, non prima delle 11.00. Quando ci alleniamo presto mi è anche successo di arrivare in ritardo - mi addormentavo - e poi ovviamente mi toccano i rimproveri del Mister. E’ sin da piccolo che sono abituato ad andare a letto tardi: ancora non riesco a cambiare. La prima cosa che faccio quando torno a casa è lasciare il borsone e dire “sono stanchissimo” (ride, ndr), anche se a volte non è vero: pure questa è un’abitudine. Mi vesto normale. I miei compagni di squadra però, come Leofreddi, dicono che non ho stile. Dimostrerò il contrario! Voi italiani, forse, vi impegnate troppo nel vestirvi. Abito a 100 metri dal Palazzetto e per andare agli allenamenti mi metto la prima cosa che trovo nell’armadio. E quindi ogni volta devo sentirmi i compagni che dicono che non ho style: di sicuro, per cento metri, non cambierò abitudine!
FANTAFUTSAL
Non sono iscritto, la mia famiglia però si. Sono i miei primi tifosi e sicuramente mi hanno inserito nelle loro squadre. I migliori 5? È troppo difficile, mi sentirò in colpa per quelli che non ho messo.
BEST 5
Mammarella
Ramon
Wilhelm
Cavinato
Rogerio
Carlo De Sandoli
Responsabile Comunicazione
FutsalMania.it