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Real Statte, sei sberle al Vittoria
Un successo netto, senza macchie, inequivocabile e secco. Si può dipingere così l'affermazione del Real Statte contro il Vittoria Calcio, nella prima giornata delle qualificazione alla Final Eight di Coppa Italia disputata ieri sera al Palazzetto dello sport di Montemesola. La formazione guidata da mister Tony Marzella si è sbarazzata delle siciliane con una facilità quasi irrisoria. Di fronte c'erano le vincitrici del torneo Lnd siculo, diventate piccole piccole al cospetto delle campionesse rossoblù. Ci hanno provato le ospiti a contrastare lo strapotere Statte. Un tentativo generoso, volenteroso, ma niente di più. Poi, una volta che le giocatrici di casa hanno iniziato a suonare la loro splendida orchestra, non c'è stato più niente da fare per le malcapitate avversarie isolane. A fare la differenza è stata la vena realizzativa di Roberta Buonfrate, autrice di una splendida tripletta, l'infinita eleganza di capitan Mina D'Ippolito, per lei un gol e i riflessi felini della numero uno Valentina Margarito e non solo. Vedere il Real attaccare è sempre uno spettacolo, la manovra è corale e spietata. Quasi impossibile assistere ad una sbavatura, ad un incomprensione o ad un inserimento sbagliato. Questo a svantaggio del Vittoria che, specie nei secondi trenta minuti di gioco, non ha potuto fare altro che rintanarsi nella propria metà campo. Gli iniziali cinque minuti dell'incontro sono di studio, poi i primi tre punti della competizione prendono inevitabilmente la via che porta a Statte. Inizia il suo personale show di giornata Roberta Buonfrate che rompe gli equilibri con un'impressionante castagna dalla distanza che pietrifica il portiere ospite. La palla s'insacca in rete dopo aver scheggiato (ma forse è il caso di dire ammaccato) la traversa. Il vantaggio inizia fin da subito a diventare incolmabile per le giocatrici del Vittoria e così arrivano a ruota il secondo e terzo gol, firmati rispettivamente da Convertino e Nicoletti. Bellissimo il coast to coast di quest'ultima, che taglia come un burro la difesa avversaria con un inserimento bruciante concluso con un destro che si spegne nell'angolino basso alla sinistra della numero uno ragusana. Nella ripresa arriva il meritato poker firmato dalla lesta Mina D'Ippolito. La palla rimane a metà fra due giocatrici ospiti e tutto questo non sfugge all'indomita“capitana” tarantina che raccoglie la sfera e la deposita in rete. Che piacere vederla giocare. Un autentico spettacolo. Ormai non c'è più partita con il Vittoria che si arrocca nella sua metà campo erigendo un fortino stile “Fort Apache” nella speranza (vana) di non incassare più reti. Dare, infatti, la possibilità al Real Statte di attaccare è un autentico harakiri. La porta siciliana è costantemente sotto assedio al contrario di quella difesa da Margarito che qualche minuto addietro si è resa protagonista di interventi stratosferici, determinanti per le sue compagne. Nel frattempo ci provano tutte a rimpinguare il tabellino dei marcatori: D'Ippolito, Nicoletti e Buonfrate. A “battere cinque” ci pensa quest'ultima, che soprende nuovamente l'estremo difensore ospite con un'altra imprendibile rasoiata. Qualche minuto dopo, come un fulmine a ciel sereno, arriva il gol della bandiera del Vittoria che infila in contropiede la retroguardia stattese spezzando per un minuto l'arrembante ed insostenibile ritmo imposto dal Real. A pochi minuti dalla fine, mister Marzella ruota quasi per intero la formazione ed ecco scendere in campo Dipierro e D'Andria, positivo anche il loro apporto. Ma l'ultimo gol è firmato ancora da Buonfrate che sporca in maniera decisiva un tiro dal limite dell'aria di una compagna, beffando per l'ultima volta il portiere siciliano. Al triplice fischio finale gioia e tripudio per le giocatrici rossoblù, protagoniste per l'ennesima volta di una gara bellissima. L'impressione degli addetti ai lavori, nonché della buona cornice di pubblico che ha assiepato il Palazzetto dello sport di Montemesola, è che la compagine diretta dal nocchiere Marzella (“Tony, non ci sono paragoni” recitava uno striscione allestito nell'impianto tarantino) si aggiudicherà queste eliminatorie a mani basse. Per il Vittoria applausi per la grinta e per le buone trame di gioco qualche volta sciorinate. Nulla più. A far innescare la bravura delle campionesse stattesi ci vuole poco. Soltanto il fischio d'inizio dell'arbitro. A quel punto si scatena l'inferno. Un inferno (per chi l'affronta) chiamato Real Statte. Il prossimo impegno per D'Ippolito e compagne sarà stasera con il Jordan Cosenza. Un pronostico? Forse non è il caso farne, si rischia seriamente di cadere nel banale. Avanti Statte!
Gisberto Muraglia