Real Statte, un'egemonia che non conosce ostacoli

Martedì, 24 Febbraio 2009

Al Palazzetto dello Sport di Montemesola battuti Vittoria Calcetto (6-1), Jordan Cosenza (10-0) e Maschito Potenza (14-2). Le ragazze volano alla Final Eight di Coppa Italia in programma il 27, 28 e 29 marzo. Il dominio continua...

Sulle qualificazioni per volare alla Final Eight di Coppa Italia c'erano pochi dubbi. Il Real Statte di mister Tony Marzella straccia le rivali e vola via verso l'ennesimo trionfo. Il cammino è stato liscio, perentorio ed incontrastato. Sono caduti nell'ordine: Vittoria Calcetto (6-1), Jordan Cosenza (10-0) e Maschito Potenza (14-2). Non tanto i risultati, ha stupìto la facilità con cui sono stati ottenuti. La cosa allarmante è che le indomite ragazze di Tony Marzella hanno affrontato le formazioni vincitrici dei campionati delle rispettive regioni, ovvero Sicilia, Calabria e Basilicata. Questo fa emergere un dato a dir poco eloquente. Nel meridione del calcio a cinque femminile c'è solo il Real Statte. Alle tante sagre del gol hanno partecipato un po' tutte con le rispettive e caratteristiche doti. La straripante verve offensiva di Susy Nicoletti, la sempre puntuale Patrizia Convertino, la poliedrica Roberta Buonfrate nonché l'indiscutibile e autoritario charme del capitano Mina D'Ippolito, anima e trascinatrice di questa squadra che continua a catalizzare tutte le attenzioni mediatiche regionali e non. Non meno importante la sicurezza che regala la numero uno Valentina Margarito tra i pali. Le stattesi hanno passeggiato sul velluto mettendo in mostra il loro enorme bagaglio tecnico-tattico, gestendo a proprio piacimento tutte le gare disputate. Le cosentine, le calabresi e le lucane hanno potuto interpretare il ruolo delle sacrificali comparse, inermi nei confronti della formazione di casa. Impenetrabile in difesa, letale e spietata in attacco, il rullo compressore Statte non ha conosciuto ostacoli. Tre affermazioni limpide a coronamento della solita prestazione dittatoriale delle rossoblù, anche in questo caso, assolute padrone del campo. Nulla l'opposizione delle avversarie, letteralmente travolte dalle furie “Reali” che hanno preso d'assalto le martoriate porte avversarie, dopo aver sciorinato la rinomata e sopraffina tecnica nonché il solito cuore e la graffiante concretezza sotto porta. Tre gare molto simili tra loro dove il Real Statte ha regalato prelibatezze tecniche d'alta scuola, deliziando i palati del numeroso pubblico accorso al Palazzetto dello sport di Montemesola, luogo dove sono state ospitate le eliminatorie della competizione nazionale. Dopo aver dominato il proprio raggruppamento, dunque, la compagine jonica accede alla Final Eight che si disputerà il 27, 28 e 29 marzo. Discorso ormai trito e ri-trito, invece, il dominio del Real in campionato. In questo caso non c'è bisogno di rimarcare niente, la tirannia rossoblù continuerà inesorabile. Basti guardare soltanto la classifica delle marcatrici interna: comanda Susy Nicoletti con 46 gol, immediatamente tallonata dal capitano coraggioso Mina D'Ippolito a 45. Seguono più distaccate Patrizia Convertino con 33 centri e Roberta Buonfrate con 24. Non meno importanti le realizzazioni di Nicoletta Dipierro e Maria De Leonardo, otto e quattro gol rispettivamente le tre realizzazioni della ragazza dagli occhi di ghiaccio, Emanuela Messere, e di Patrizia D'Andria. Numeri schiaccianti, fattori sintomatici di vittorie e prestigiosi risultati raggiungi, decisamente inarrivabili per tutti, che non possono fare altro che inorgoglire gli amanti e gli addetti ai lavori di questo bellissimo sport. Ma non solo la squadra della grande “capitana” Mina D'Ippolito. Particolar menzione meritano, oltre al già citato mister Marzella, l'allenatore dei portieri Luca Sardella (vecchia conoscenza dei tifosi dell'A.C.Martina) e l'intero staff dirigenziale composto da Vito Mola, Emilio D'Ippolito e Angelo Axo. Corposo anche lo staff sanitario formato dai dottor Antonio Battista, Michele Genga, Francesco Gigante e Antonio Valentini. Insomma, un vero e proprio esercito macina-avversari. Anzi, rifacendoci alla storia della cinematografia, una corazzata Potemkin. Al momento impossibile da contrastare.


Gisberto Muraglia

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