Lopopolo: "Tra me e Santana una giusta e sana rivalità per il bene della Lc Five Martina"

Venerdì, 12 Luglio 2013
L'estremo difensore biscegliese, reduce dall'emozionante esperienza con la nazionale italiana, rinnova il suo impegno per la massima serie nel roster di coach Basile



Già da due anni a difesa della porta della Lc Five Martina con due promozioni consecutive che ora sanciscono il suo meritato ritorno in serie A dove aveva già militato tra le fila del Bisceglie: il portierone biancazzurro classe 83' Claudio Lopopolo aveva in mente proprio questo epilogo quando é sceso di categoria per sposare il progetto ambizioso di patron Cosimo Scatigna ed ora vuole vivere la serie A da protagonista. Con Santana sarà il guardiano della porta biancazzurra anche nella prossima stagione, lui che ha appena finito di gioire per la straordinaria esperienza azzurra.



Claudio, doppi complimenti: per la riconferma in serie A con la Lc Five Martina e per l'esperienza con la nazionale italiana. Raccontaci le emozioni che hai provato...

"È stata un'esperienza fantastica che spero di ripetere. E' stato tutto così gratificante, un punto di partenza, un fortissimo stimolo per andare avanti con la maglia del Martina che mi ha fatto arrivare fin lì. L'emozione più grande l'ho vissuta all'inno nazionale, la voce non usciva. Poi in gara contro il Vietnam mi sono disimpegnato bene".

Sei tra i portieri più forti del futsal nazionale, quanto hai lavorato per raggiungere questi livelli di eccellenza?

"Ho lavorato sodo facendo un sacco di gavetta, sono più di dieci anni ormai che gioco a calcio a 5. Credo di aver superato grandissime difficoltà: dalla panchina ai viaggi chilometrici subito dopo le otto ore di lavoro,le delusioni per qualche errore tra i pali e le gioie per qualche goal fatto. Insomma, tanto tempo impegnato per quest'immensa passione chiamata pallone".

Hai dimostrato di avere un peso specifico notevole nel raggiungimento della massima serie, come ti accingi ora al ritorno in serie A?

"Sono stati due anni importantissimi, il progetto encomiabile che il presidente Scatigna sta portando avanti da quattro anni è fantastico. Mi sono sentito subito a casa in una grande famiglia e sentivo e sento il dovere di onorare e dare il massimo per questa maglia tant'è che sto continuando ad allenarmi anche in questo periodo. Ormai la maglia biancazzurra è la mia seconda pelle."

Grintoso e reattivo tra i pali, cresciuto sensibilmente con i piedi, quanti allenamenti duri ha sostenuto Lopopolo per guadagnarsi anche la Nazionale?

"Ho sempre creduto nella figura di un preparatore dei portieri specialmente sulla base dei riscontri importanti ottenuti sul campo. Chi mi ha insegnato a stare tra i pali è un grande professionista, Ruggiero Amoroso. Lui allena i portieri del Futsal Bisceglie ora. Ai tempi allenava il Bisceglie, gli devo tanto. Grazie alla sua bravura sono riuscito a passare dal calcio al calcio a 5 (due sport completamente diversi) in maniera molto agevole. Devo tanto anche a Niccolò d'Ecclesiis. Oltre ad essere una grande portiere quest'anno mi ha allenato, consigliato e aiutato molto. Sicuramente ha un grande futuro da preparatore".

Tu e Santana siete due numeri uno. Come vivi questa rivalità?

"Conosco poco Santana a livello personale. A parere mio è un ottimo portiere. Di certo combatteremo per una maglia da titolare. Una giusta e sana concorrenza. Dopotutto quello che conta è il Martina, fare bene per questa maglia."

Quali sono i tuoi obiettivi personali per la prossima stagione e se hai delle dediche speciali da fare.

"Dare il massimo per la squadra e la società è la mia priorità. La nazionale continuo a sognarla, molto dipenderà dal mio rendimento sul campo. Sarà un campionato avvincente. Speriamo di essere la mina vagante del campionato. Dedico tutte queste soddisfazioni che sto avendo alla mia ragazza, mia futura moglie e futura mamma di mia figlia. Per motivi lavorativi spesso siamo stati lontani. Per fortuna la nostra forza ed unione ha consolidato il nostro rapporto. Un grazie anche ai miei genitori, nei momento difficili mi hanno aiutato sempre e dato la possibilità di continuare a giocare anche quando non lavoravo".

So che a breve diventerai papà, com'è l'attesa?

"È una gioia pazzesca paragonabile alla vittoria della Champions League della mia squadra del cuore (Lazio). Almeno so cosa proverò quando la avrò tra le mie braccia, ma credo che sarà molto più bello della coppa con le orecchie. Un altro traguardo importante della mia vita con Claudia. Ah già...mia figlia di chiamerà Martina".



Sandro Corbascio
Add.stampa Lc 5 Martina
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