Grassi – Fuente, di nuovo insieme

Giovedì, 18 Giugno 2009

Il ritorno. “Onestamente quando sono andato via l'anno scorso pensavo a tutt'altro che a un ritorno, ma insomma la vita ci riserva sorprese. Certe scelte si prendono pensando di fare la cosa giusta e poi si rivelano errate, ma fa parte di questo mondo”. Esordisce così mister Miki Grassi, sentito in esclusiva per FutsalMania.it. Dopo la triennale esperienza con la Fuente Foggia (2005-2008) e la breve parentesi di Molfetta nei primi mesi della scorsa stagione, ecco il ritorno a “casa”. “Per me tornare alla Fuente ora, non significa solo ritrovare “casa” e quindi una famiglia, ma anche una società seria e ben organizzata. Una società che è cresciuta tantissimo grazie all'arrivo dei nuovi soci. A parte Felice Di Croce che conosco da tanto tempo ed è un mio caro amico, ho avuto il piacere di conoscere i presidenti Di Gianni e Tiso, due bravissime persone”. Con le “furie fuentine” le soddisfazioni maggiori. Due playoff consecutivi, nella stagione 2006/2007 (sconfitta in finale col Nettuno) e 2007/2008 (campionato chiuso ad un punto dalla capolista Ipomor e sconfitta nelle semifinali per mano della Torre-Pino Spinazzola). Minor numero di sconfitte ottenute in un torneo (2) nel 2007/2008: negli ultimi quattro anni è l'unica squadra di C2 a non essere salita di categoria pur avendo fatto registrare meno di 3 ko stagionali. Record di risultati utili consecutivi: ben 15 nella stessa stagione. E il dato più significativo: miglior trend casalingo (la Fuente targata Grassi tra le mura amiche del Da Vinci ha mantenuto l’imbattibilità per oltre un anno e mezzo).


Real Molfetta. Parentesi Molfetta (08/09): mister Grassi, foggiano doc con trascorsi da calcettista in serie B nazionale nelle fila della Fovea, dopo appena 7 giornate decide di dimettersi. 0 gol subiti nelle prime 4 di campionato, e meno 1 dalla prima in classifica: anche in questo caso i numeri sembrano essere dalla parte del trainer foggiano. Eppure, all’improvviso arrivano le dimissioni. Proviamo a ripercorrere insieme quei momenti, sui quali c'è sempre stato un alone di mistero. Cosa non ha funzionato secondo lei, mister? “Difficile dirlo in 4 parole. Certamente una serie di cose. Il proseguo in campionato del Molfetta la dice lunga: la perdita dello stesso nonostante una squadra di spessore, le dimissioni del mio successore mr Pazienza che pur benissimo aveva fatto, l'allontanamento di due giocatori, oltre ad altri già allontanati precedentemente…Insomma, per non farla troppo lunga, io credo che chi vive e lavora in questo mondo sa perfettamente e capisce cosa non sia andato per il verso giusto. Non sta a me dirlo. Se poi vogliamo parlare di accordi non rispettati (anche economici) e quant’altro, ci vorrebbe un libro! Ed onestamente ora non me la sento di sparare a zero. E' acqua passata. Lascio valutare gli altri. Io ho deciso di lasciare e sono andato via perché non vedevo un futuro positivo, per il mio modo di fare e di vedere il futsal in primis, decisamente controcorrente con le idee altrui. Col senno di poi posso dire di averci visto bene ma sia chiaro: a Molfetta ho anche tanti bei ricordi da conservare. Ho conosciuto calcettisti con i quali ancora oggi ho rapporti di amicizia. Nella dirigenza stessa: il famosissimo secretary e Ornella ad esempio. Come dire: anche nelle esperienze negative, c’è sempre qualcosa di positivo che resta”.


Obiettivi. La prossima stagione sarà ancora Fuente. Rispetto allo scorso anno e ai grandi investimenti fatti dalla società pur di creare una rosa competitiva (allo scopo dichiarato di vincere la C2), qualcosa cambierà. “Beh, credo che la politica alla Fuente sia cambiata, si. Un cambio di rotta necessario viste le evoluzioni del calcio a 5 internazionale e regionale, e l'innesto obbligatorio di giovani italiani. Credo che la società si sia accorta della necessità di dover puntare sul settore giovanile: crearlo e farlo crescere non è semplice; si deve lavorare tanto e con passione, e essere pazienti nel raccogliere i frutti. Poi a me piace lavorare con i giovani e formarli. Con questo non parlo di “ridimensionamento", anzi. Stiamo cercando di allestire una buona squadra, un misto tra giovani ed esperti, e sicuramente si farà bene anche nel prossimo campionato. Non spenderemo cifre da capogiro, ma sono molto fiducioso”. Con che spirito è pronto a ricominciare da dove aveva lasciato? "Con lo spirito di sempre! Mi piace applicarmi, studiare i cambiamenti che ogni anno il futsal propone ad alti livelli, trarne le giuste soluzioni ed idee e metterle in pratica. Chiaramente dal mio punto di vista, altrimenti sarei un allenatore che copia e basta”. In chiusura mister, proprio non vuole dirci su quali ragazzi punterete l’anno prossimo? Del vecchio gruppo saranno tutti riconfermati? “Questa è l'unica cosa che la società mi ha chiesto: se fosse stato possibile riconfermare tutti senza smantellare il gruppo che aveva vinto il campionato. Tutti riconfermati quindi, compreso i più esperti: i barlettani Vaccariello e Cervello. Una novità in esclusiva però dai, ve la voglio dare: si tratta del ritorno di Alberto Laccetti che nella passata stagione, dopo la parentesi di Molfetta, si è comportato egregiamente in quel di Matera, segnando tantissimi gol tra under 21 e prima squadra (serie B)”.

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