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Alla scoperta del Calcio a 5 Femminile
Domenica, 20 Settembre 2009
Fino ad una settimana fa l’iscrizione al prossimo campionato sembrava compromessa, poi la luce in fondo al tunnel: ecco gli sponsor. L’allenatrice Cinzia Orlando traccia il bilancio dell’ultimo anno: “Una stagione positiva”. Il portiere Chiara Pomilla e il sogno mancato: “Volevamo ricreare la Polaris Palermo, ma non ci siamo riusciti. E adesso voglio vincere lo scudetto"...
Vittoria del campionato regionale e una qualificazione alla Final Eight di Cercola sfiorata. E’ il positivo bilancio della stagione dello Sporting Palermo P5, da molti anni punto di riferimento per il calcio a cinque femminile siciliano. La formazione isolana è stata allenata dalla brava Cinzia Orlando, una classe ’84, che al suo primo anno in panchina ha dimostrato tutta la sua competenza riuscendo a centrare obiettivi molto prestigiosi. E dire che Cinzia Orlando è soltanto prestata alla panchina e il perché lo spiega proprio la diretta interessata: “Diciamo che lo scorso anno non abbiamo individuato la persona giusta che potesse guidare le ragazze e così- spiega l’allenatrice rosanero- ho fatto il sacrificio di lasciare momentaneamente il campo per assumere la guida tecnica”. Eh si, perché Cinzia Orlando soltanto nel 2004/2005 ha sfiorato uno scudetto nella finale di Vasto persa contro il Real Statte di Tony Marzella, ed è quindi facilmente intuibile quanto le possa mancare scendere in campo con le scarpette da calcetto. Un ritorno che è tra i suoi pensieri fissi: “E’ vero, voglio tornare a giocare, però prima dobbiamo individuare una persona adatta a ricoprire un ruolo fondamentale come quello dell’allenatore”. E una ipotesi come allenatrice-giocatrice? No, questa è una soluzione che la Orlando si sente di poter escludere: “E’ difficile fare la giocatrice, figuriamoci anche l’allenatrice contemporaneamente”. Il discorso allenatore, quindi, rimarrà uno dei principali nodi da sciogliere per l’imminente campionato regionale pronto a partire. Ma addirittura lo stesso campionato regionale è stato molto a rischio fino a pochi giorni fa. Una mancanza di sponsor adeguati, infatti, stava minando la partecipazione del Palermo, pericolo scampato solo di recente: “Fino ad una settimana fa non esistevamo più, ero convinta di non farcela. Poi per fortuna ce l’abbiamo fatta, il pericolo è stato scongiurato proprio negli ultimi giorni utili”. E finalmente, dunque, si può nuovamente parlare di calcio a 5 giocato. Il campionato della Sicilia, che con molte probabilità partirà già a fine mese, si strutturerà in tre gironi. Il Palermo di Cinzia Orlando, o di chi eventualmente la andrà a sostituire in panchina, è stato inserito nel girone B, a detta della giovane siciliana “il raggruppamento più difficile”. Nel girone B, infatti, c’è quel Trinacria, battuto dal Palermo nella finale del campionato regionale che ha permesso di staccare il pass per le qualificazioni alla Final Eight di Cercola. Nel girone A occhio al Nistral pronto a recitare un ruolo importante e nel girone C, invece, la favorita è senz’altro il Vittoria. I calendari saranno resi noti lunedì 21 settembre. Un’altra ragazza che attende impazientemente l’inizio dei lavori è il portiere Chiara Pomilla, inamovibile tra i pali e già vincitrice di parecchi campionati. Lei (come le sue compagne), per la sua squadra, è disposta veramente a tutto, anche a trovare quegli sponsor necessari per la sopravvivenza del club. Per il Palermo vale una massima vigente in tutta il calcio a 5 femminile, forse più accentuata al meridione: soldi pochi ma passione tanta. La brava Pomilla conferma in pieno: “E’ vero, diciamo che purtroppo non c'è un giro economico importante e questo ci penalizza un pò. Purtroppo succede spesso e volentieri che molte ragazze- confessa amareggiata la numero uno sicula- magari per motivi lavorativi, sono costrette a lasciare la squadra. Questo va inevitabilmente a minare anche il rendimento in campo, cambiare sempre elementi in squadra non è positivo”. Il quadro delle società ben attrezzate non è certo prospero: “Ci sono poche davvero poche società in grado di reggere i costi necessari. Magari capita – rivela la Pomilla- che si può affrontare tranquillamente un campionato regionale ma poi, quando si arriva alle fasi nazionali,si va incontro a difficoltà evidenti”. E non solo, perché a volte ecco spuntare l’inevitabile paradosso: “Capita spesso e volentieri di assistere a società ben messe dal punto di vista economico- ammonisce l’estremo difensore del Palermo- ma dotate di una rosa non proprio competitiva”. Ma almeno, Chiara Pomilla, un sospiro di sollievo lo tira quando pensa ai progressi che sta facendo questa disciplina in campo, il pensiero va all’ultima Final Eight di Cercola: “Ho seguito le partite su Sky e devo dire che mi sono divertita molto. La vittoria del Real Statte è meritata, perché insieme alla Virtus Roma ed altre due squadre ha dimostrato di avere qualcosa in più. Tra l’altro- racconta Chiara- dopo le finali di Norcia il Real Statte sembrava in una parabola discendente, invece è tornato ad essere lo squadrone che tutti conosciamo e ammiriamo”. Inevitabile analizzare brevemente il cammino del Palermo interrottosi già alle qualificazioni: “Siamo state un pò penalizzate dal girone, il livello era molto alto: Statte e Isef Napoli erano toste, anche la stessa Reggina non era male. Solo il Matera non ha fatto testo, troppo il divario dalle altre squadre. Ma nonostante l’eliminazione abbiamo fatto la nostra bella figura”. Infine la determinata atleta siciliana racconta un suo sogno per il prossimo campionato, che purtroppo non è diventato realtà, al quale il Palermo si presenterà con il gruppo praticamente identico a quello che l’anno scorso ha trionfato: “Mi sarebbe piaciuto ricreare la Polaris Palermo, ma sempre per motivi economici non è stato possibile farlo, pazienza. Una cosa è certa, ci impegneremo tantissimo per poter essere nuovamente la squadra-bandiera della Sicilia. Comunque la Polaris fa parte del passato, ora invece ho anche un altro desiderio: voglio vincere lo scudetto". Parole importanti, senza dubbio. Una cosa però, a Palermo, non manca di sicuro: la passione. Almeno quella non si paga. Per fortuna.
Gisberto Muraglia
Vittoria del campionato regionale e una qualificazione alla Final Eight di Cercola sfiorata. E’ il positivo bilancio della stagione dello Sporting Palermo P5, da molti anni punto di riferimento per il calcio a cinque femminile siciliano. La formazione isolana è stata allenata dalla brava Cinzia Orlando, una classe ’84, che al suo primo anno in panchina ha dimostrato tutta la sua competenza riuscendo a centrare obiettivi molto prestigiosi. E dire che Cinzia Orlando è soltanto prestata alla panchina e il perché lo spiega proprio la diretta interessata: “Diciamo che lo scorso anno non abbiamo individuato la persona giusta che potesse guidare le ragazze e così- spiega l’allenatrice rosanero- ho fatto il sacrificio di lasciare momentaneamente il campo per assumere la guida tecnica”. Eh si, perché Cinzia Orlando soltanto nel 2004/2005 ha sfiorato uno scudetto nella finale di Vasto persa contro il Real Statte di Tony Marzella, ed è quindi facilmente intuibile quanto le possa mancare scendere in campo con le scarpette da calcetto. Un ritorno che è tra i suoi pensieri fissi: “E’ vero, voglio tornare a giocare, però prima dobbiamo individuare una persona adatta a ricoprire un ruolo fondamentale come quello dell’allenatore”. E una ipotesi come allenatrice-giocatrice? No, questa è una soluzione che la Orlando si sente di poter escludere: “E’ difficile fare la giocatrice, figuriamoci anche l’allenatrice contemporaneamente”. Il discorso allenatore, quindi, rimarrà uno dei principali nodi da sciogliere per l’imminente campionato regionale pronto a partire. Ma addirittura lo stesso campionato regionale è stato molto a rischio fino a pochi giorni fa. Una mancanza di sponsor adeguati, infatti, stava minando la partecipazione del Palermo, pericolo scampato solo di recente: “Fino ad una settimana fa non esistevamo più, ero convinta di non farcela. Poi per fortuna ce l’abbiamo fatta, il pericolo è stato scongiurato proprio negli ultimi giorni utili”. E finalmente, dunque, si può nuovamente parlare di calcio a 5 giocato. Il campionato della Sicilia, che con molte probabilità partirà già a fine mese, si strutturerà in tre gironi. Il Palermo di Cinzia Orlando, o di chi eventualmente la andrà a sostituire in panchina, è stato inserito nel girone B, a detta della giovane siciliana “il raggruppamento più difficile”. Nel girone B, infatti, c’è quel Trinacria, battuto dal Palermo nella finale del campionato regionale che ha permesso di staccare il pass per le qualificazioni alla Final Eight di Cercola. Nel girone A occhio al Nistral pronto a recitare un ruolo importante e nel girone C, invece, la favorita è senz’altro il Vittoria. I calendari saranno resi noti lunedì 21 settembre. Un’altra ragazza che attende impazientemente l’inizio dei lavori è il portiere Chiara Pomilla, inamovibile tra i pali e già vincitrice di parecchi campionati. Lei (come le sue compagne), per la sua squadra, è disposta veramente a tutto, anche a trovare quegli sponsor necessari per la sopravvivenza del club. Per il Palermo vale una massima vigente in tutta il calcio a 5 femminile, forse più accentuata al meridione: soldi pochi ma passione tanta. La brava Pomilla conferma in pieno: “E’ vero, diciamo che purtroppo non c'è un giro economico importante e questo ci penalizza un pò. Purtroppo succede spesso e volentieri che molte ragazze- confessa amareggiata la numero uno sicula- magari per motivi lavorativi, sono costrette a lasciare la squadra. Questo va inevitabilmente a minare anche il rendimento in campo, cambiare sempre elementi in squadra non è positivo”. Il quadro delle società ben attrezzate non è certo prospero: “Ci sono poche davvero poche società in grado di reggere i costi necessari. Magari capita – rivela la Pomilla- che si può affrontare tranquillamente un campionato regionale ma poi, quando si arriva alle fasi nazionali,si va incontro a difficoltà evidenti”. E non solo, perché a volte ecco spuntare l’inevitabile paradosso: “Capita spesso e volentieri di assistere a società ben messe dal punto di vista economico- ammonisce l’estremo difensore del Palermo- ma dotate di una rosa non proprio competitiva”. Ma almeno, Chiara Pomilla, un sospiro di sollievo lo tira quando pensa ai progressi che sta facendo questa disciplina in campo, il pensiero va all’ultima Final Eight di Cercola: “Ho seguito le partite su Sky e devo dire che mi sono divertita molto. La vittoria del Real Statte è meritata, perché insieme alla Virtus Roma ed altre due squadre ha dimostrato di avere qualcosa in più. Tra l’altro- racconta Chiara- dopo le finali di Norcia il Real Statte sembrava in una parabola discendente, invece è tornato ad essere lo squadrone che tutti conosciamo e ammiriamo”. Inevitabile analizzare brevemente il cammino del Palermo interrottosi già alle qualificazioni: “Siamo state un pò penalizzate dal girone, il livello era molto alto: Statte e Isef Napoli erano toste, anche la stessa Reggina non era male. Solo il Matera non ha fatto testo, troppo il divario dalle altre squadre. Ma nonostante l’eliminazione abbiamo fatto la nostra bella figura”. Infine la determinata atleta siciliana racconta un suo sogno per il prossimo campionato, che purtroppo non è diventato realtà, al quale il Palermo si presenterà con il gruppo praticamente identico a quello che l’anno scorso ha trionfato: “Mi sarebbe piaciuto ricreare la Polaris Palermo, ma sempre per motivi economici non è stato possibile farlo, pazienza. Una cosa è certa, ci impegneremo tantissimo per poter essere nuovamente la squadra-bandiera della Sicilia. Comunque la Polaris fa parte del passato, ora invece ho anche un altro desiderio: voglio vincere lo scudetto". Parole importanti, senza dubbio. Una cosa però, a Palermo, non manca di sicuro: la passione. Almeno quella non si paga. Per fortuna.
Gisberto Muraglia
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