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Intervista a Silvia Gagliese
Domenica, 11 Ottobre 2009
Intervista alla determinata e promettente giocatrice della Red Moon Bari: “Il mio sogno? Andare in Nazionale”...
Silvia Gagliese ha le idee chiare sul suo futuro: “Voglio togliermi tante soddisfazioni per poter vestire la maglia azzurra, sarebbe davvero prestigioso”. Sulla sua squadra: “E’ un gruppo compatto, senza unità non si va da nessuna parte”. Sul campionato: “Vogliamo vincerlo, ma sappiamo che non sarà facile”
Deve ancora compiere 15 anni, ma Silvia Gagliese ha le idee ben chiare sul suo futuro professionale, gioca nella Red Moon Bari, formazione militante nel Campionato di serie C. Circa tre anni fa suo padre gli ha tramandato la passione per il calcio, e adesso Silvia sa perfettamente cosa vuole: la maglia della Nazionale. La rossa studentessa barese è determinata, volenterosa, sempre dedita al sacrificio. Ed anche bella, il che non guasta mai. Per renderla felice basta poco: moda, amici e calcio e tutto quello che può essere aggregazione, ma quando scende sul rettangolo di gioco le chiacchiere stanno a zero, Silvia fa sul serio, il suo obiettivo è sempre la vittoria. Ma è proprio la brava e bella Gagliese a raccontarsi: ecco le sue speranze, aspettative e i suoi sogni nel cassetto
Da quando tempo giochi a calcio? E' una passione che ti è stata tramandata da qualcuno in famiglia?
“Ho iniziato a giocare tre anni fa, il merito è tutto è di mio padre che mi ha tramandato questa passione, devo tutto a lui”.
La Red Moon Bari è la tua prima esperienza o in precedenza avevi giocato in qualche altra squadra?
“Prima di giocare con la Red Moon Bari ho giocato due anni nell’Acmei. In questi tre anni ho imparato tanto e spero di poter continuare ad apprendere ancora, sono giovane e so che c’è tanto lavoro che mi aspetta. E’ un punto cardine per poter ambire a traguardi importanti, senza sacrifici non si va da nessuna parte”.
Parlaci brevemente del campionato in cui milita la tua squadra. Quali potrebbero essere i vostri obiettivi?”
“Noi vogliamo vincere il campionato, ma sappiamo che non sarà facile. Per raggiungere un simile traguardo dobbiamo lavorare tanto, perché nessuno ti regala qualche punto. Dobbiamo dare fondo a tutte le nostre energie e non mollare mai, ogni partita la dobbiamo interpretare con il giusto cipiglio agonistico, sarà vietato abbassare la guardia. Tutte le partite saranno difficili e di questo tutte le mie compagne sono consapevoli, ma allo stesso tempo sappiamo di avere mezzi importanti a disposizione. Ci vorrà esperienza e determinazione, ma anche tanta umiltà”.
Raccontaci qualcosa della tua squadra. Quali sono le vostre caratteristiche più importanti?
“Siamo un collettivo molto unito e compatto, cerchiamo sempre di migliorarci. Ogni allenamento, ogni partita è un’occasione buona per poter progredire. Penso che la coesione di uno spogliatoio sia un elemento fondamentale per poter disputare un lungo campionato insieme, senza di quella non si va da nessuna parte”.
C'è una partita da te disputata in passato che ricordi con particolar emozione?
“Il debutto. Come dire, la prima partita non si scorda mai”
C'è qualche giocatrice in particolare a cui ti ispiri?
“Ci sono tante giocatrici forti nel panorama del calcio femminile italiano, ma ad essere sincera non mi ispiro a nessuna di loro. Penso sempre a migliorare me stessa, mi piacerebbe togliermi tante belle soddisfazioni”
Domanda finale: in quale squadra ti piacerebbe giocare un giorno? Hai qualche sogno nel cassetto in particolare?
“E’ ovvio che guardo sempre al meglio, bisogna puntare in alto. Non faccio nomi, dico soltanto che un giorno mi piacerebbe giocare in qualche squadra che sia al top del panorama calcistico nazionale. Per quanto riguarda il mio sogno nel cassetto, beh, non ho dubbi: sogno la nazionale. E’ un traguardo che si preannuncia arduo e irto di ostacoli, ma la speranza è l’ultima a morire. E poi ho tanto tempo davanti a me, posso lavorare con calma e serenità. Il voler approdare in Nazionale, di sicuro, rappresenterà sempre un bello stimolo per lavorare con maggiore entusiasmo”.
Gisberto Muraglia
Silvia Gagliese ha le idee chiare sul suo futuro: “Voglio togliermi tante soddisfazioni per poter vestire la maglia azzurra, sarebbe davvero prestigioso”. Sulla sua squadra: “E’ un gruppo compatto, senza unità non si va da nessuna parte”. Sul campionato: “Vogliamo vincerlo, ma sappiamo che non sarà facile”
Deve ancora compiere 15 anni, ma Silvia Gagliese ha le idee ben chiare sul suo futuro professionale, gioca nella Red Moon Bari, formazione militante nel Campionato di serie C. Circa tre anni fa suo padre gli ha tramandato la passione per il calcio, e adesso Silvia sa perfettamente cosa vuole: la maglia della Nazionale. La rossa studentessa barese è determinata, volenterosa, sempre dedita al sacrificio. Ed anche bella, il che non guasta mai. Per renderla felice basta poco: moda, amici e calcio e tutto quello che può essere aggregazione, ma quando scende sul rettangolo di gioco le chiacchiere stanno a zero, Silvia fa sul serio, il suo obiettivo è sempre la vittoria. Ma è proprio la brava e bella Gagliese a raccontarsi: ecco le sue speranze, aspettative e i suoi sogni nel cassetto
Da quando tempo giochi a calcio? E' una passione che ti è stata tramandata da qualcuno in famiglia?
“Ho iniziato a giocare tre anni fa, il merito è tutto è di mio padre che mi ha tramandato questa passione, devo tutto a lui”.
La Red Moon Bari è la tua prima esperienza o in precedenza avevi giocato in qualche altra squadra?
“Prima di giocare con la Red Moon Bari ho giocato due anni nell’Acmei. In questi tre anni ho imparato tanto e spero di poter continuare ad apprendere ancora, sono giovane e so che c’è tanto lavoro che mi aspetta. E’ un punto cardine per poter ambire a traguardi importanti, senza sacrifici non si va da nessuna parte”.
Parlaci brevemente del campionato in cui milita la tua squadra. Quali potrebbero essere i vostri obiettivi?”
“Noi vogliamo vincere il campionato, ma sappiamo che non sarà facile. Per raggiungere un simile traguardo dobbiamo lavorare tanto, perché nessuno ti regala qualche punto. Dobbiamo dare fondo a tutte le nostre energie e non mollare mai, ogni partita la dobbiamo interpretare con il giusto cipiglio agonistico, sarà vietato abbassare la guardia. Tutte le partite saranno difficili e di questo tutte le mie compagne sono consapevoli, ma allo stesso tempo sappiamo di avere mezzi importanti a disposizione. Ci vorrà esperienza e determinazione, ma anche tanta umiltà”.
Raccontaci qualcosa della tua squadra. Quali sono le vostre caratteristiche più importanti?
“Siamo un collettivo molto unito e compatto, cerchiamo sempre di migliorarci. Ogni allenamento, ogni partita è un’occasione buona per poter progredire. Penso che la coesione di uno spogliatoio sia un elemento fondamentale per poter disputare un lungo campionato insieme, senza di quella non si va da nessuna parte”.
C'è una partita da te disputata in passato che ricordi con particolar emozione?
“Il debutto. Come dire, la prima partita non si scorda mai”
C'è qualche giocatrice in particolare a cui ti ispiri?
“Ci sono tante giocatrici forti nel panorama del calcio femminile italiano, ma ad essere sincera non mi ispiro a nessuna di loro. Penso sempre a migliorare me stessa, mi piacerebbe togliermi tante belle soddisfazioni”
Domanda finale: in quale squadra ti piacerebbe giocare un giorno? Hai qualche sogno nel cassetto in particolare?
“E’ ovvio che guardo sempre al meglio, bisogna puntare in alto. Non faccio nomi, dico soltanto che un giorno mi piacerebbe giocare in qualche squadra che sia al top del panorama calcistico nazionale. Per quanto riguarda il mio sogno nel cassetto, beh, non ho dubbi: sogno la nazionale. E’ un traguardo che si preannuncia arduo e irto di ostacoli, ma la speranza è l’ultima a morire. E poi ho tanto tempo davanti a me, posso lavorare con calma e serenità. Il voler approdare in Nazionale, di sicuro, rappresenterà sempre un bello stimolo per lavorare con maggiore entusiasmo”.
Gisberto Muraglia
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