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Vince la Demar, ma lo Stone Five Martina è caparbio
Lunedì, 9 Novembre 2009
Sconfitta a testa alta per Franca Calabrese e compagne nella partita valida per il secondo turno di Coppa Italia regionale. Le biancazzurre di Abbracciavento, griffate Convertini Carburante, vanno in vantaggio con Iurlaro, poi la maggior qualità delle demariane esce inevitabilmente fuori. Ma per Marcella Nardelli e compagne la partita è senza ombra di dubbio positiva...
D’accordo, quello che conta è sempre il risultato e quello dice che la Demar Martina ha vinto per 5-1 nella partita valevole per il secondo turno di Coppa Italia regionale. Ma contro una squadra di indubbia caratura superiore come quella di Sandro D’Aprile, lo Stone Five Martina gioca bene, lotta ed impensierisce le più quotate avversarie con tanto impegno, volontà e bel gioco. Saranno stati in molti a pensare “chissà la Demar quanti ne fa”: niente di più sbagliato. Nel primo tempo lo Stone Five di Giuseppe Abbracciavento inizia come nessuno avrebbe immaginato, ovvero attaccando fin dalle prime battute di gioco, sfiorando il gol già nei primi secondi. L’orologio dice due minuti di gioco e capitan Marcella Nardelli e compagne passano meritatamente in vantaggio con Iurlaro, brava a sfruttare nel migliore dei modi una rimessa laterale delle sue compagne e a battere il portiere demariano con una precisa conclusione a tu per tu. Passano i minuti, memorabili per le ragazze dello Stone Five, memorabili all’incontrario per la Demar. Incredibile, ma nemmeno tanto. La formazione del presidente Boccia ci mette più di dieci minuti per venire a capo della situazione che, per una squadra con individualità importanti come la sua costruita per raggiungere obiettivi molto importanti in campionato, rischia di diventare incresciosa. Ma al tredicesimo minuto Papapicco scaccia le streghe e le incertezze della serata segnando il gol dell’1-1, bissato quattro minuti dopo da Loredana Carrieri, anche se in questo caso è necessaria la collaborazione del palo per beffare su ribattuta la sfortunata Nardelli, in gran spolvero con parate importanti e decisive. Nemmeno un minuto dopo e c’è anche il 3-1, firmato ancora da Papapicco; a questo punto ci si aspetta che le ragazze allenate da Sandro D’Aprile dilaghino, che lo Stone Five molli del tutto, affatto. Passano cinque minuti e lo Stone Five incassa la quarta rete: se il gol del 2-1 è arrivato con l’ausilio del palo, stavolta Nardelli è battuta soltanto dopo uno sfortunato rimbalzo della palla sul viso, sfera che poi si insacca truffaldinamente per il 4-1. Sotto l’incerta direzione arbitrale, apparsa non propriamente brillante (ma si, manteniamoci sul civile), lo Stone Five non smette di lottare e di creare occasioni, Iurlaro ci prova sempre, la pivot di Mottola si presenta ancora a tu per tu con il portiere ma stavolta si fa ipnotizzare, peccato perchè la partita poteva anche riaprirsi, visto che la Demar non riesce più a segnare, in quanto sbatte sempre contro l’ex Marcella Nardelli, apparso un muro invalicabile. Ci prova anche Gnisci, ancora senza fortuna. E così, mentre qualcuno in tribuna se la ride buffamente di gusto, quel qualcuno che ha preso, guarda un po’ la casualità, proprio dalla stessa Demar 34 gol tra campionato e coppa Italia, lo Stone Five continua a farsi un mazzo così e continua a lottare, facendolo in maniera encomiabile alla faccia degli sprovveduti gufi del PalaWoytjla, già laconicamente fuori dalla Coppa Italia. Soltanto all’ultimo minuto, l’ex Statte Mina Ludovico fa 5-1, poi la fine. Caparbio e generoso Stone Five e Demar che, inevitabilmente, è riuscita a far prevalere il suo miglior tasso tecnico, ma non senza fatica e questa è già una bella notizia per uno Stone Five Martina che, partita con il Taurisano a parte, sta continuando a sparare tutte le cartucce a sua disposizione offrendo prestazioni importanti in chiave futura. Approdata al secondo turno di Coppa Italia, squadra che ha incassato meno gol dallo Statte in campionato e altra prova (a dir poco) onorevole contro il buon Martina di Guglielmo Boccia, terminata con un passivo che in pochi avrebbero avuto il fegato di pronosticare. Va bene così, ben venga la curiosa e simpatica affermazione di “terza squadra di Martina”, sulla quale ci sarebbe molto da discutere, i risultati parlano chiaro. A questo punto sarebbe stato ugualmente positivo essere la squadra numero 27, sarebbe cambiato poco. Molto poco, ma se per qualcuno può essere di consolazione si accomodi pure.
D’accordo, quello che conta è sempre il risultato e quello dice che la Demar Martina ha vinto per 5-1 nella partita valevole per il secondo turno di Coppa Italia regionale. Ma contro una squadra di indubbia caratura superiore come quella di Sandro D’Aprile, lo Stone Five Martina gioca bene, lotta ed impensierisce le più quotate avversarie con tanto impegno, volontà e bel gioco. Saranno stati in molti a pensare “chissà la Demar quanti ne fa”: niente di più sbagliato. Nel primo tempo lo Stone Five di Giuseppe Abbracciavento inizia come nessuno avrebbe immaginato, ovvero attaccando fin dalle prime battute di gioco, sfiorando il gol già nei primi secondi. L’orologio dice due minuti di gioco e capitan Marcella Nardelli e compagne passano meritatamente in vantaggio con Iurlaro, brava a sfruttare nel migliore dei modi una rimessa laterale delle sue compagne e a battere il portiere demariano con una precisa conclusione a tu per tu. Passano i minuti, memorabili per le ragazze dello Stone Five, memorabili all’incontrario per la Demar. Incredibile, ma nemmeno tanto. La formazione del presidente Boccia ci mette più di dieci minuti per venire a capo della situazione che, per una squadra con individualità importanti come la sua costruita per raggiungere obiettivi molto importanti in campionato, rischia di diventare incresciosa. Ma al tredicesimo minuto Papapicco scaccia le streghe e le incertezze della serata segnando il gol dell’1-1, bissato quattro minuti dopo da Loredana Carrieri, anche se in questo caso è necessaria la collaborazione del palo per beffare su ribattuta la sfortunata Nardelli, in gran spolvero con parate importanti e decisive. Nemmeno un minuto dopo e c’è anche il 3-1, firmato ancora da Papapicco; a questo punto ci si aspetta che le ragazze allenate da Sandro D’Aprile dilaghino, che lo Stone Five molli del tutto, affatto. Passano cinque minuti e lo Stone Five incassa la quarta rete: se il gol del 2-1 è arrivato con l’ausilio del palo, stavolta Nardelli è battuta soltanto dopo uno sfortunato rimbalzo della palla sul viso, sfera che poi si insacca truffaldinamente per il 4-1. Sotto l’incerta direzione arbitrale, apparsa non propriamente brillante (ma si, manteniamoci sul civile), lo Stone Five non smette di lottare e di creare occasioni, Iurlaro ci prova sempre, la pivot di Mottola si presenta ancora a tu per tu con il portiere ma stavolta si fa ipnotizzare, peccato perchè la partita poteva anche riaprirsi, visto che la Demar non riesce più a segnare, in quanto sbatte sempre contro l’ex Marcella Nardelli, apparso un muro invalicabile. Ci prova anche Gnisci, ancora senza fortuna. E così, mentre qualcuno in tribuna se la ride buffamente di gusto, quel qualcuno che ha preso, guarda un po’ la casualità, proprio dalla stessa Demar 34 gol tra campionato e coppa Italia, lo Stone Five continua a farsi un mazzo così e continua a lottare, facendolo in maniera encomiabile alla faccia degli sprovveduti gufi del PalaWoytjla, già laconicamente fuori dalla Coppa Italia. Soltanto all’ultimo minuto, l’ex Statte Mina Ludovico fa 5-1, poi la fine. Caparbio e generoso Stone Five e Demar che, inevitabilmente, è riuscita a far prevalere il suo miglior tasso tecnico, ma non senza fatica e questa è già una bella notizia per uno Stone Five Martina che, partita con il Taurisano a parte, sta continuando a sparare tutte le cartucce a sua disposizione offrendo prestazioni importanti in chiave futura. Approdata al secondo turno di Coppa Italia, squadra che ha incassato meno gol dallo Statte in campionato e altra prova (a dir poco) onorevole contro il buon Martina di Guglielmo Boccia, terminata con un passivo che in pochi avrebbero avuto il fegato di pronosticare. Va bene così, ben venga la curiosa e simpatica affermazione di “terza squadra di Martina”, sulla quale ci sarebbe molto da discutere, i risultati parlano chiaro. A questo punto sarebbe stato ugualmente positivo essere la squadra numero 27, sarebbe cambiato poco. Molto poco, ma se per qualcuno può essere di consolazione si accomodi pure.
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