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La Brunda si spegne nel freddo di Putignano
Sono passati 34 giorni da Palagiano-Brunda arbitrata dal sig. Giovanni Di Ruvo di Barletta...
La Brunda schianta la miniserie positiva e ritrova il sapore acre della sconfitta, figlia di una squadra che sembra aver perso identità e capace di un carattere che crea più smania che razionalità. E’ questa la Brunda di oggi. Arruffona e involuta che, a differenza delle ultime due giornate, non è riuscita a rimettere in piedi una partita caduta sotto i colpi non irresistibili di un avversario coriaceo e animato di buona volontà. E’ questa la Brunda di fine anno, squadra che ha disperso il gioco nel tentativo frenetico di mettere la patta a un campionato nato sotto stelle ostili e spietate. E’ questa la Brunda andata in scena nel centro sportivo La Quercia di Putignano, un cinque accreditato di troppe autoreferenze che si è dissolto sotto una condizione fisica in frantumi.
Eppure parte bene la Brunda che nel freddo pungente di Putignano manda subito un avvertimento al New Team. Al 4’ Discanno risolve una mischia, marchia la prima rete dell’incontro e suona la carica agli ospiti che cominciano la giostra dei gol mancati e rimpianti. All’8’ Perso libera Discanno che da posizione di grazia risparmia il portiere di casa Murgia calciandogli addosso; al 9’ a sprecare è Tregua dalla distanza, tiro e deviazione di Murgia in angolo; al 12’ Discanno lancia Perseo che in perfetta solitudine riesce a fallire il bersaglio mandando a lato, sia pure di poco. La Brunda spinge, forte di una cifra tecnica superiore, ma gli errori le negano ripetutamente la via del doppio vantaggio. Ma a sbagliare tanto si fa in fondo il gioco dell’avversario che gradisce l’indulgenza e al 25’ mette in pari con Sabino Posa che da luce angolatissima trova la porta e batte D’Accico che respinge con palla oltre la linea. Passano quattro minuti e al limite del tempo capitan De Giorgio cala il bis sugli sviluppi di un calcio d’angolo. La Brunda si arrovella e si affanna sulle formule di gioco che non sfondano e si vede costretta a tornare negli spogliatoi sotto di un gol dopo quasi un tempo giocato in vantaggio e con il primato indiscusso delle occasioni mancate.
Il freddo di Putignano incalza e all’inizio della ripresa ha l’effetto di congelare del tutto i sintomi di gioco di Tregua e compagni. Passa solo un minuto e Fabio Posa trova il varco vincente in diagonale con palla che batte sul palo e s’imbuca. Tre minuti più tardi D’Accico, giunto nel mercato di riparazione e al suo esordio tra i pali della Brunda, manca il miracolo perfetto e concede una respinta che De Giorgio trasforma nel quarto gol putignanese. Al freddo si aggiunge lo sgomento dei brindisini che sembrano colare a picco sotto i rovesciamenti impietosi del New Team che gode di marcature blande e di spazi invitanti. E’ ciò che succede al 16’ con Campanella che attende sullo spazio esterno De Giorgio, un regalo per il forte laterale che chiude in diagonale alle spalle di D’Accico. La ripresa si trasforma allora nel peggior purgatorio con la Brunda alla ricerca affannosa di un barlume di rimonta e di speranza e il New Team indaffarato a difendere e ripartire. Gli ospiti si scoprono allora nelle retrovie lasciando il solo D’Accico a far prodigi e al 18’ accorciano con capitan Tregua che dalla distanza colpisce e affonda Murgia. D’Accico ricuce gli strappi della fase difensiva e gli avamposti provano a far breccia nel fortino di casa. Al 24’ Scarpa realizza su punizione e riaccende una flebile speranza che però Sabino Posa spegne definitivamente a tempo scaduto puntando facile verso la porta sguarnita. Finisce 6-3 con la Brunda che consegna i suoi errori e i suoi peccati di supponenza a un avversario che ha saputo meritarsi la vittoria giocando più di spada che di fioretto. Mister Vallo, sabato prossimo al rientro dopo sette turni di stop, spiegherà ai suoi che sul campo non basta credersi più forti dell’avversario.
New Team Putignano - C5 Brunda 6-3
C5 Brunda: 1 D’Accico, 2 Scarpa, 3 Urso, 5 Tregua (K), 6 Sammarco, 8 Discanno, 10 Perseo, 11 Gioia, 12 Chiarella, 0 Caccioppoli. Dir.: Romeo.
Marcatori: Discanno (4’), Tregua (48’) e Scarpa (54’).
La Brunda schianta la miniserie positiva e ritrova il sapore acre della sconfitta, figlia di una squadra che sembra aver perso identità e capace di un carattere che crea più smania che razionalità. E’ questa la Brunda di oggi. Arruffona e involuta che, a differenza delle ultime due giornate, non è riuscita a rimettere in piedi una partita caduta sotto i colpi non irresistibili di un avversario coriaceo e animato di buona volontà. E’ questa la Brunda di fine anno, squadra che ha disperso il gioco nel tentativo frenetico di mettere la patta a un campionato nato sotto stelle ostili e spietate. E’ questa la Brunda andata in scena nel centro sportivo La Quercia di Putignano, un cinque accreditato di troppe autoreferenze che si è dissolto sotto una condizione fisica in frantumi.
Eppure parte bene la Brunda che nel freddo pungente di Putignano manda subito un avvertimento al New Team. Al 4’ Discanno risolve una mischia, marchia la prima rete dell’incontro e suona la carica agli ospiti che cominciano la giostra dei gol mancati e rimpianti. All’8’ Perso libera Discanno che da posizione di grazia risparmia il portiere di casa Murgia calciandogli addosso; al 9’ a sprecare è Tregua dalla distanza, tiro e deviazione di Murgia in angolo; al 12’ Discanno lancia Perseo che in perfetta solitudine riesce a fallire il bersaglio mandando a lato, sia pure di poco. La Brunda spinge, forte di una cifra tecnica superiore, ma gli errori le negano ripetutamente la via del doppio vantaggio. Ma a sbagliare tanto si fa in fondo il gioco dell’avversario che gradisce l’indulgenza e al 25’ mette in pari con Sabino Posa che da luce angolatissima trova la porta e batte D’Accico che respinge con palla oltre la linea. Passano quattro minuti e al limite del tempo capitan De Giorgio cala il bis sugli sviluppi di un calcio d’angolo. La Brunda si arrovella e si affanna sulle formule di gioco che non sfondano e si vede costretta a tornare negli spogliatoi sotto di un gol dopo quasi un tempo giocato in vantaggio e con il primato indiscusso delle occasioni mancate.
Il freddo di Putignano incalza e all’inizio della ripresa ha l’effetto di congelare del tutto i sintomi di gioco di Tregua e compagni. Passa solo un minuto e Fabio Posa trova il varco vincente in diagonale con palla che batte sul palo e s’imbuca. Tre minuti più tardi D’Accico, giunto nel mercato di riparazione e al suo esordio tra i pali della Brunda, manca il miracolo perfetto e concede una respinta che De Giorgio trasforma nel quarto gol putignanese. Al freddo si aggiunge lo sgomento dei brindisini che sembrano colare a picco sotto i rovesciamenti impietosi del New Team che gode di marcature blande e di spazi invitanti. E’ ciò che succede al 16’ con Campanella che attende sullo spazio esterno De Giorgio, un regalo per il forte laterale che chiude in diagonale alle spalle di D’Accico. La ripresa si trasforma allora nel peggior purgatorio con la Brunda alla ricerca affannosa di un barlume di rimonta e di speranza e il New Team indaffarato a difendere e ripartire. Gli ospiti si scoprono allora nelle retrovie lasciando il solo D’Accico a far prodigi e al 18’ accorciano con capitan Tregua che dalla distanza colpisce e affonda Murgia. D’Accico ricuce gli strappi della fase difensiva e gli avamposti provano a far breccia nel fortino di casa. Al 24’ Scarpa realizza su punizione e riaccende una flebile speranza che però Sabino Posa spegne definitivamente a tempo scaduto puntando facile verso la porta sguarnita. Finisce 6-3 con la Brunda che consegna i suoi errori e i suoi peccati di supponenza a un avversario che ha saputo meritarsi la vittoria giocando più di spada che di fioretto. Mister Vallo, sabato prossimo al rientro dopo sette turni di stop, spiegherà ai suoi che sul campo non basta credersi più forti dell’avversario.
New Team Putignano - C5 Brunda 6-3
C5 Brunda: 1 D’Accico, 2 Scarpa, 3 Urso, 5 Tregua (K), 6 Sammarco, 8 Discanno, 10 Perseo, 11 Gioia, 12 Chiarella, 0 Caccioppoli. Dir.: Romeo.
Marcatori: Discanno (4’), Tregua (48’) e Scarpa (54’).
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