Real Statte senza freni, arriva anche la Supercoppa

Domenica, 13 Dicembre 2009
A distanza di pochi giorni battuto nuovamente il Città di Pescara con un netto 9-1. Tripletta per capitan Mina D’Ippolito e doppiette per Nicoletti e Bianco. A segno anche Convertino e Dipierro. Gol della bandiera pescarese di Iannucci...

Dopo la vittoria dell’Immacolata in Coppa Italia, il Real Statte concede il bis e batte nuovamente il Città di Pescara nella gara valevole per la Supercoppa Nazionale. Una bella prova complessiva della formazione rossoblù, in grado di chiudere già la pratica dopo appena due minuti contro un Pescara generoso ma visibilmente contratto. Primo tempo chiusosi con lo stesso parziale della Coppa Italia, 5-0, ripresa gestita perfettamente, senza nessun patema d’animo. Il Real Statte parte subito forte e dopo soli tre minuti è già in vantaggio grazie ad un bellissimo e letale spunto personale di Patrizia Convertino che penetra dalla destra e fa partire un destro imparabile per Di Martile, sono passati appena 37 secondi. Dopo nemmeno un minuto arriva il pronto raddoppio firmato da capitan D’Ippolito raddoppia con un comodo tap-in scaturito da un perfetto passaggio di Nicoletti. Le rossoblù di Tony Marzella sono scatenate, il giovane Città di Pescara contiene a fatica gli attacchi tarantini ed è proprio Susy Nicoletti, miglior pivot d’Italia, che realizza il 3-0, tre i minuti passati e tre i gol messi a segno. Sotto un tifo infernale inscenato da quasi cento sostenitori stattesi, il Real domina il buon e volenteroso Pescara, al quarto minuto però arriva la brutta notizia: Margarito si scontra con il palo e abbandona la contesa, tra i pali c’è Irene Digiorgio. All’ottavo minuto lo Statte serve il poker, ci pensa ancora Mina D’Ippolito ad insaccare da distanza ravvicinata con un preciso destro. Dal canto suo il Pescara prova a contrastare come può le folate offensive tarantine e riesce ad uscire dall’iniziale fase di difficoltà e colleziona buone opportunità con Barbetta e Verzulli, ma Digiorgio si oppone alla grande e dice di no. Al tredicesimo minuto Nicoletti fugge sulla sinistra e d’esterno coglie un palo a Di Martile battuta. La Supercoppa Nazionale è oramai indirizzata a Statte, a tempo praticamente scaduto Nicoletti realizza il gol che vale la cinquina. Nella ripresa il copione non cambia, il Real legittima la propria superiorità, ma il Pescara, dopo i traumatizzanti minuti iniziali prende coraggio ed imbastisce ottimi temi offensivi, comunque inoffensivi per l’attenta e sempre efficace Irene Digiorgio tra i pali, prova a dir poco positiva per lei. Al quarto minuto della ripresa Patrizia D’Andria rischia di far cadere giù il Palazzetto “Todisco” di Cisternino quando riceve una palla alta da Nicoletti e si esibisce in una rovesciata di prima intenzione, efficacemente sventata da Di Martile. E’ solo il preludio del sesto gol che arriva grazie alla terza marcatura personale di capitan D’Ippolito, efficace nello spiazzare l’estremo difensore pescarese con un chirurgico esterno. Al ventinovesimo minuto, dopo una buona fase d’equilibrio arriva la super stoccata dalla distanza di Nicoletta Dipierro, Di Martile non può farci nulla ed è costretta nuovamente a raccogliere la palla dal sacco. I restanti minuti di gioco sono ben controllati dal Real Statte, il Pescara tenta qualche rapida ripartenza, ma la cerniera difensiva Buonfrate-Convertino va alla grande, nel frattempo tra i pali c’è spazio per Daniela Blasi, che rileva un’ottima Irene Digiorgio. Nel giro di venti secondi, arriva un micidiale uno-due firmato da Daiana Bianco, a segno con due bombe delle sue, imprendibili per il portiere Di Martile. A tre dal termine il tabellone luminoso segna 9-0, ma le angolane vanno vicino al gol della bandiera con una bella incursione di Barbetta, bella la sua conclusione convinta ma Daniela Blasi respinge alla grande rimandando al mittente il pericolo, abilmente disinnescato. Lo stesso portiere di Alberobello non può far nulla, però, su una grande puntata di Iannucci, che realizza il meritato gol della bandiera. E’ l’ultima emozione della partita, il Real Statte vince la Supercoppa Nazionale. Ed è ancora festa.


FINALE SUPERCOPPA ITALIANA
Real Statte – Città di Pescara 9-1
Real Statte: 1 Margarito, 3 Magistro, 5 Dipierro, 6 Convertino, 7 D’Andria, 8 Buonfrate, 9 D’Ippolito, 10 Nicoletti, 12 Bianco, 15 Peluso, 28 Blasi, 32 Digiorgio. All. Tony Marzella
Città di Pescara: 1 Di Martile, 3 Barbetta, 5 Verzulli, 7 Eugeni, 8 Iannucci, 9 Nobilio, 10 Peruggi, 17 Restinetti, , 19 Cristofaro. All. Maurizio Blasetti
Arbitri: Katia Ciocca (Campobasso), Andrea Ascani (Fermo), Angelo De Benedictis (Campobasso)
Marcatrici: 37”Convertino, 1°D’Ippolito, 3°Nicoletti, 8°D’Ippolito, 15°D’Ippolito, 20°Nicoletti, 29°Dipierro, 36°Bianco, 37°Bianco, 40°Iannucci (P)
Calci d’angolo: 2-11
Ammoniti: -
Spettatori: 300
Parziali: 5-0, 4-1



Marzella: “Le ragazze sono state encomiabili, grazie a tutte”

Raggiante lo spogliatoio rossoblù, in bacheca c’è un altro trofeo. Il tecnico tarantine si gode l’ennesimo trofeo e loda il caloroso tifo presente a Cisternino: “La Coppa Italia ha avuto un sapore particolare perché ci ha aperto le porte del grande slam, ma ci godiamo anche la Supercoppa. Il tifo? Eccezionale”. Irene Digiorgio: “Quando sono entrata mi tremavano le gambe”. Patrizia Convertino: “Onore al Pescara, ma la nostra maturità calcistica ha fatto la differenza”...

Dopo aver conquistato il quarto trofeo nazionale consecutivo, il tecnico e fondatore del Real Statte, Tony Marzella non può che essere al settimo cielo, dopo la Coppa Italia è arrivata anche la Supercoppa Nazionale: “E’ la quarta coppa nazionale consecutiva che vinciamo, la Coppa Italia vinta a Roma ci ha consentito di centrare il grande slam, aveva un significato e gusto particolari, ma ci godiamo anche questo importante trofeo, conquistato contro un Città di Pescara volenteroso e propositivo. E’ un piacere inaugurare l’anno sportivo 2009/2010 con questa vittoria, ricordiamoci che per arrivare a disputarci la Supercoppa ci siamo laureati campioni d’Italia, quindi direi che è tutto meritato”. Lo storico tecnico rossoblù fa un plauso alle sue ragazze e al fantastico pubblico che ha spinto il Real Statte verso l’ennesimo trofeo: “Forse mai come quest’oggi abbiamo potuto contare su un pubblico cosi caloroso, è stato encomiabile, ha dato alle mie atlete quella spinta necessaria e utile in queste occasioni, grazie di cuore a tutti. Alle mie giocatrici, invece, faccio i complimenti per il giusto atteggiamento adottato fin dai primi e decisivi minuti della partita, avevo chiesto loro di non sottovalutare questo Pescara che, seppur privo delle pedine degli scorsi anni, ha dato vita ad una buona partita, ma è chiaro che la nostra esperienza ha fatto la differenza, ragion per cui ci godiamo questa meritata Supercoppa”. Visibilmente emozionata anche il portiere Irene Digiorgio, che ha ben rilevato Valentina Margarito nel corso del primo tempo, per il portiere massafrese è stata una giornata a dir poco indimenticabile: “Quando ho visto che Valentina ha avuto quel problema ho cominciato subito a pensare che toccava a me, sono entrata un po’ timorosa, l’impatto non è stato semplice, ma per fortuna mi sono caricata subito con un paio di interventi e ho preso confidenza. Onore al Pescara che ha disputato una bella partita, ma noi siamo state perfette e penso che abbiamo pienamente legittimato il risultato. Sono contenta di aver contribuito alla vittoria, siamo tutte quante contente, continuiamo cosi e ci toglieremo tante altre soddisfazioni”. Le impressioni post-partita finali spettano a Patrizia Convertino, il motorino perpetuo della formazione tarantina: “Siamo felicissime, abbiamo disputato una partita a dir poco positiva, sapevamo di aver un avversario giovane, inferiore rispetto a noi, ma le ragazze del Pescara sono state bravissime, sono sicuro che hanno davanti a loro un futuro ricco di soddisfazioni. Penso che l’esperienza tra noi e loro sia stata fondamentale, abbiamo ben interpretato questa finale fin dai primi secondi e non è un caso che abbiamo blindato il risultato fin da subito. Va bene cosi, godiamoci questo successo che ci consente di scrivere un’altra bellissima pagina della storia di questa disciplina”.
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