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Nessun dramma per il Real Statte, ora si riparte
Lunedì, 15 Marzo 2010
L’amaro in bocca c’è, ma nonostante il ko di Pescara, ci sono anche tranquillità e consapevolezza di aver lottato fino alle fine. Dopo la sconfitta in finale di Coppa Italia col Torrino, nel quartier generale rossoblù è tutto pronto per riprendere a vincere. Lo rassicura anche il tecnico Tony Marzella: “Nessuna ripercussione psicologica, anzi, ne usciamo rinforzati”...
Inutile nasconderlo, c’è tanto amaro in bocca per la sconfitta patita in finale di Coppa Italia ad opera dello Sporting Torrino, in quel di Pescara è sfumata la terza affermazione consecutiva nell’importante manifestazione nazionale, riservata alle formazioni di punta del panorama del futsal rosa italiano. Eppure, quando Bianco ha messo in rete quel tiro libero che è valso il 2-2, tutto sembrava aver preso la piega sperata, ma invece la romana Agnello ha nuovamente spento le speranze tarantine. Nulla da dire al vincitore, il Torrino ci ha creduto fino alla fine ed ha portato a casa il suo primo trofeo. Partita molto simile alla finale scudetto vinta con la Virtus Roma: primo tempo così e così, rossoblù volitive ma poco lucide in fase realizzativa, ripresa decisamente migliore, caratterizzata da grande cuore e grinta che hanno permesso, alle Campionesse d’Italia, di rimediare al doppio svantaggio. Alla fine, però, non è bastato, ma non è certo il caso di fare drammi, figuriamoci. Il Real Statte ha conosciuto di nuovo il ko dopo quasi tre anni di imbattibilità e otto finali consecutive vinte tra scudetto, coppe Italia nazionali e regionali e supercoppe, un dato che la dice lunga sulla qualità delle straordinarie ragazze di Tony Marzella. Perdere dopo tutto quel tempo contro la dominatrice del campionato laziale non fa gridare certamente allo scandalo, ci può stare. Lo conferma anche il tecnico stattese che nega categoricamente ripercussioni psicologiche dopo il ko di Coppa: “ Posso metterci anche la mano sul fuoco, non ci saranno, nel modo più assoluto, ripercussioni psicologiche. Penso che ci siano modi e modi di perdere, chiunque ha visto la partita potrà confermare tale analisi. Anche quest’anno, nonostante qualche problema di formazione che ci sta attanagliando, siamo arrivati in fondo, di per sé è già un ottimo risultato. Altro che ripercussioni, io direi che questa sconfitta ci ha uniti ancora di più, ne usciamo rinforzati e pronti per riprendere a vincere”. Non ci potevano essere rassicurazioni migliori di quelle del deus ex machina del Real, si andrà avanti, tranquillamente e serenamente. Certo, magari quei due clamorosi errori arbitrali dove non sono stati assegnati altrettanti rigori limpidi possono far discutere, ma recriminare è inutile, non è nello stile della società più blasonata d’Italia contestare e polemizzare, d’altronde, per forza di cose, nessuno nel quartiere generale rossoblù ci è abituato, le sterminate vittorie lo spiegano. Non c’è niente di cui preoccuparsi, le campionesse d’Italia sono pronte a ripartire. Con la consapevolezza di essere sempre la squadra più blasonata dello stivale, di essere speciali e di essere forti. E poi la peggior sconfitta è arrendersi senza aver lottato. Il Real ha lottato, l’ha fatto con caparbietà, non ha lesinato nulla. Grazie comunque ragazze.
Inutile nasconderlo, c’è tanto amaro in bocca per la sconfitta patita in finale di Coppa Italia ad opera dello Sporting Torrino, in quel di Pescara è sfumata la terza affermazione consecutiva nell’importante manifestazione nazionale, riservata alle formazioni di punta del panorama del futsal rosa italiano. Eppure, quando Bianco ha messo in rete quel tiro libero che è valso il 2-2, tutto sembrava aver preso la piega sperata, ma invece la romana Agnello ha nuovamente spento le speranze tarantine. Nulla da dire al vincitore, il Torrino ci ha creduto fino alla fine ed ha portato a casa il suo primo trofeo. Partita molto simile alla finale scudetto vinta con la Virtus Roma: primo tempo così e così, rossoblù volitive ma poco lucide in fase realizzativa, ripresa decisamente migliore, caratterizzata da grande cuore e grinta che hanno permesso, alle Campionesse d’Italia, di rimediare al doppio svantaggio. Alla fine, però, non è bastato, ma non è certo il caso di fare drammi, figuriamoci. Il Real Statte ha conosciuto di nuovo il ko dopo quasi tre anni di imbattibilità e otto finali consecutive vinte tra scudetto, coppe Italia nazionali e regionali e supercoppe, un dato che la dice lunga sulla qualità delle straordinarie ragazze di Tony Marzella. Perdere dopo tutto quel tempo contro la dominatrice del campionato laziale non fa gridare certamente allo scandalo, ci può stare. Lo conferma anche il tecnico stattese che nega categoricamente ripercussioni psicologiche dopo il ko di Coppa: “ Posso metterci anche la mano sul fuoco, non ci saranno, nel modo più assoluto, ripercussioni psicologiche. Penso che ci siano modi e modi di perdere, chiunque ha visto la partita potrà confermare tale analisi. Anche quest’anno, nonostante qualche problema di formazione che ci sta attanagliando, siamo arrivati in fondo, di per sé è già un ottimo risultato. Altro che ripercussioni, io direi che questa sconfitta ci ha uniti ancora di più, ne usciamo rinforzati e pronti per riprendere a vincere”. Non ci potevano essere rassicurazioni migliori di quelle del deus ex machina del Real, si andrà avanti, tranquillamente e serenamente. Certo, magari quei due clamorosi errori arbitrali dove non sono stati assegnati altrettanti rigori limpidi possono far discutere, ma recriminare è inutile, non è nello stile della società più blasonata d’Italia contestare e polemizzare, d’altronde, per forza di cose, nessuno nel quartiere generale rossoblù ci è abituato, le sterminate vittorie lo spiegano. Non c’è niente di cui preoccuparsi, le campionesse d’Italia sono pronte a ripartire. Con la consapevolezza di essere sempre la squadra più blasonata dello stivale, di essere speciali e di essere forti. E poi la peggior sconfitta è arrendersi senza aver lottato. Il Real ha lottato, l’ha fatto con caparbietà, non ha lesinato nulla. Grazie comunque ragazze.
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