Stone Five, il film di un campionato

Venerdì, 2 Aprile 2010
Una stagione positiva per le biancazzurre del tecnico Giuseppe Abbracciavento. Le martinesi griffate “Convertini Carburante” hanno centrato l’obiettivo dei play-off, poi inevitabilmente persi col Martina. Il futuro è tutto da scrivere, ma c’è ancora tanta volontà di far bene...

Un campionato sicuramente soddisfacente e positivo quello dello Stone Five Martina. La compagine allenata dal tecnico Giuseppe Abbracciavento, a poche settimane dalla fine delle ostilità sportive, tira le somme. Stagione regolare terminata al quinto posto, piazzamento che ha fatto rima con play-off, un traguardo sicuramente non di secondo rilievo per capitan Marcella Nardelli e compagne. Reduci dall’ormai nota scissione interna dello scorso anno sotto il nome di Stars Martina, le fedelissime di Abbracciavento hanno confermato il connubio col trainer martinese, dando vita allo Stone Five, una delle tre formazioni della Martina del calcio a 5 femminile, se non è un record nazionale poco ci manca. Le reduci delle Stars Martina erano sei: Marcella Nardelli, Etta Gigante, Daniela Laneve, Corinna Iudici, Stefania Pappadà e Aurelia Ruggieri. A loro si sono aggiunte le varie Terry Iurlaro, Anna Annicchiarico, Franca Calabrese, Giovanna D’Alò, Pamela Argentieri e Maria Cervellera, quest’ultime soltanto nella parte finale di stagione. L’obiettivo fissato dalla società era quello di conquistar il miglior piazzamento possibile in campionato, poi tramutatosi nell’approdo negli spareggi per accedere alla final four attualmente in corso. Certo, forse era un po’ utopico sperare di essere tra le quattro che ora si stanno giocando un posto per le prossime fasi nazionali (Real Statte, Queens Foggia, Focus Foggia e Montelli Putignano, ndr), ma almeno c’è la consapevolezza di aver dato filo da torcere a tutti gli avversari alla portata delle volenterose martinesi. Il quinto posto, del resto, testimonia il maggior tasso tecnico ai danni di Sammichele, Free Style, Mola e Noci ma, al tempo stesso, il divario che si è evidenziato con le squadre d’alta classifica, vale a dire Taurisano, Demar Martina, Montelli Putignano e il Real Statte, ma questo ci poteva benissimo stare. Il campionato parte male, a causa di un calendario piuttosto severo, vedi l’esordio con le campionesse d’Italia stattesi, ma poi tutto fila via liscio nel segno della regolarità, grazie alle vittorie con Noci, Sammichele, nel derby col Free Style e l’incredibile pareggio di Mola. Forse è proprio nel girone d’andata che lo Stone Five costruisce il suo fortino per i play-off, dieci punti che fanno capire la ferma volontà di conquistare un posto al sole. Poi le cose iniziano a non girare nel verso giusto: si fa male Annicchiarico, una delle fondamentali pedine dello scacchiere tattico martinese, insieme a lei il secondo portiere D’Alò. Nel frattempo anche il bomber Iurlaro comincia ad accusare qualche fastidio fisico che si trascinerà fino al termine della stagione. Alla luce di tutti questi imprevisti, dunque, ecco che il rendimento cala. Le biancazzurre griffate “Convertini Carburante”, in fortissimo credito con la buona sorte, cominciano a perdere colpi e punti: solo un pari col Sammichele, sconfitta nel derby col Free Style, per fortuna arriva la vittoria interna col Noci che rassicura un po’ tutto l’ambiente. Nelle ultime battute il Mola si conferma bestia nera delle biancazzurre, le baresi conquistano un rocambolesco pareggio anche a Martina, al termine di una gara ai confini della realtà. Ma nonostante il rendimento a singhiozzo si aprono le porte dei play-off, l’avversario è la Demar Martina, formazione tecnicamente e tatticamente superiore, ergo, poco da fare per Nardelli e compagne costrette a cedere il passo nella gara del PalaWoytjla. Con l’inevitabile e comprensibile ko con il Martina, si chiude il sipario sulla stagione regolare. Il verdetto è secco: lo Stone Five ha fatto tutto quello che le sue facoltà permettevano, impossibile chiedere di più. E adesso si pensa al futuro, sicuramente tutto da scrivere, ma con una società umile e seria, come quella a conduzione famigliare della stirpe degli Abbracciavento, si possono dormire sogni tranquilli.
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