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Queens Foggia, la ciliegina sulla torta!
Martedì, 27 Aprile 2010
Si voleva fortemente un finale di campionato col botto, e le Satanelle non hanno disatteso le aspettative: nell’ultima gara contro il Real Statte, capitan Forchignone porta in vantaggio le sue, ma il risultato poi si ferma sull’ 1-1. “Un ben fatto a tutti”, sono le parole del capitano.
Capita che entrando sul sintetico dello “Sporting Club Montetermiti” si sia presi dalla paura del sentirsi come il piccolo Davide dinanzi al colosso Golia. E capita che il pensiero viaggi e si soffermi su tutti quei numeri che fanno del Real Statte la squadra più titolata d’Italia e ti fanno sentire così distante. Poi, però, accade che anche il piccolo Davide trovi la sua forza per cercare di sfidare Golia, e la trovi nelle parole del tecnico condottiero Fabio Longo, che coglie quelle giuste per trasformare l’ansia in grinta, la paura in determinazione. Così, arriva quel punto che sa tanto di ciliegina sulla torta, il degno finale di una stagione giocata dalle foggiane quasi sempre ad alti livelli, se si esclude qualche “sbandata”, anche dolorosa. Così, quando il triplice fischio finale di una lunghissima stagione spumeggiante, porta alla cronaca il risultato di 1-1, le Satanelle si rendono conto di aver disputato una grande gara. Grintosa, tenace, caparbia, “presente”. Insomma, ci si rende conto di non aver rubato niente.
Anche perché..E’ vero che le padrone di casa prendono subito in mano il pallino del gioco, ma è anche vero che le calcettiste di mister Longo fanno sentire di essere in partita e di volersela giocare. E capitan Forchignone fa capire subito che con queste Satanelle oggi non si scherza, facendosi trovare pronta a ribattere in rete una corta respinta di Margarito. E’ il sesto minuto, e la gara è ancora lunga. E allora le foggiane spolverano tutto il repertorio fatto di cuore, grinta e tattica per affrontare senza paura le rossoblu. Passano i minuti, e gli attacchi dello Statte s’infrangono sulla barriera difensiva delle foggiane, sempre attente e presenti, e anche decise a creare problemi dalle parti di Margarito, come le occasioni che liberano al tiro Cavallone, prima, e Nardella, poi. Di Dio completa l’opera, parando il parabile..e anche di più, allineandosi alla prestazione tenace delle sue compagne in campo, che chiudono ogni varco e si portano al riposo con il prezioso vantaggio. E con altri trenta lunghi minuti da giocare.
Ma mister Longo tiene calme le sue calcettiste, riuscendo, allo stesso tempo, a mantenere alta la carica, perché quella ciliegina sulla torta è lì, alla portata. E bisogna solo continuare a crederci. Così, accade che Di Dio, si trasformi in “portierone”, che capitan Forchignone ingaggi un personalissimo duello con Nicoletti, che Ricco e Valeno si immolino più volte sui tiri dalla distanza, che Cavallone e Nardella non rinuncino a cercare il secondo gol, e che Coccia e Giuliano puntino a dar fastidio lì davanti. E con un cast così, quando capitan D’Ippolito segna il gol del pari, sfruttando al meglio una palla vagante in mezzo all’area, niente sembra perduto e nessuno ha voglia di tirare i remi in barca. L’”uragano” Nardella, difatti, diventa l’autentica spina nel fianco della retroguardia rossoblu, e si presenta due volte a tu per tu con Margarito: nella prima l’estremo difensore di casa compie il miracolo; nella seconda, è solo l’imprecisione della Satanelle a negarle la gioia del gol. Le padrone di casa continuano incessantemente ad attaccare a testa bassa, ma le foggiane non si fanno sorprendere, e tentano anche di colpire in ripartenza, ma prima Forchignone e poi Ricco, non trovano il tempo giusto. Le lancette ora scorrono velocemente verso la fine, ma il finale thrilling è in agguato, e prende le sembianze di un tiro libero, fischiato dal direttore di gara alle tarantine, per un fallo piuttosto dubbio commesso da Valeno sul portiere Margarito. Sul dischetto dei dieci metri ci va Daiana Bianco, ma Di Dio è in splendida forma, e non ci sta a crollare sul più bello: la numero 12 di casa scaglia un tiro potente, il numero 0 foggiano respinge a mano aperta. E scrive la parola “fine” sull’1 a 1 più bello della storia delle Queens, su uno di quei pomeriggi che non si scorderanno facilmente, su una di quelle partite che gratificano i sacrifici e gli sforzi di un’intera stagione.
Già, quella stagione che manca di un soffio, sul più bello, il secondo gradino del podio, e fa scivolare le Satanelle al terzo posto della graduatoria finale, alle spalle del Real Statte e delle “cugine” della Focus Foggia. Ma la stagione è sicuramente positiva per il sodalizio presieduto dalla presidentessa Sassano, che sicuramente ha posto le basi giuste per dar vita ad un progetto maturo e vincente. E che ha trovato degli attori perfetti in quelle tredici Satanelle indiavolate, che in maniera appassionata hanno affrontato da protagoniste questa stagione sportiva, accompagnate dal preparatore dei portieri Leonardo Citarelli, che si è lanciato a capofitto in questa nuova avventura, e guidate sapientemente dal giovane tecnico Fabio Longo, il “Guardiola di Capitanata”, che giorno dopo giorno ha forgiato questa squadra, accompagnandola nei momenti difficili, per gioire insieme in quelli più splendenti. Portandola fino a strappare questo pari alle campionesse d’Italia. E scusate se è poco.
LA VOCE DEI PROTAGONISTI – Soddisfatto il mister Fabio Longo per la prova espressa dalle sue calcettiste in campo: “Sapevamo che la partita sarebbe stata molto difficile, ma avevamo la giusta voglia di mettere in campo i frutti del lavoro di questi mesi. Volevamo proprio chiudere in bellezza quest’anno, con una grande prestazione.” Ed è proprio sulla prestazione delle sue Satanelle che si concentra l’analisi del tecnico rossonero: “Al di là del risultato, abbiamo disputato un’ottima gara contro una grandissima squadra. Basti pensare che a 15 minuti dalla fine eravamo in vantaggio. Abbiamo difeso molto bene, come sappiamo fare, ma a differenza delle altre volte ci siamo anche riproposti bene in fase offensiva, anche se dobbiamo ancora imparare a essere più cinici e finalizzare le occasioni che creiamo. Ma non posso che fare i complimenti a tutte le ragazze perché hanno giocato con grande concentrazione e impegno, e con grandissima intensità e non hanno mai mollato. Anzi, fino alla fine volevamo provare a vincere ed è questa la mentalità che voglio. E che mi piace.” Infine, un pensiero anche al prosieguo della competizione, per chi la continuerà ovviamente:” So che in casa rossoblù hanno accolto il pari con “scaramanzia”. Anche questo fa parte del calcio, E colgo, a proposito, l’occasione per fare un in bocca al lupo al Real Statte per i prossimi impegni nazionali.” E’ stata una delle più positive in campo, un’autentica spina nel fianco per la retroguardia tarantina. Tanta corsa, e tanta velocità..Anche forse nei momenti in cui bisognerebbe fermarsi a riflettere, invece, un attimo. Ma, non si può evitare ad un “uragano” di devastare tutto: “ Se penso a ciò che abbiamo fatto mi viene ancora la pelle d’oca” – esordisce così la giovanissima Alice Nardella, classe 1994 e un campionato disputato sempre al massimo – “Questo risultato mi ha emozionato come pochi di questa stagione. Un risultato scaturito dalla nostra consapevolezza di dover metter tutto in campo per dimostrare di essere all’altezza, dall’incoscienza di chi ormai non aveva più niente da perdere e dall’orgoglio che finalmente si è fatto sentire.” Per la Baby-Satanella, però, la prestazione nasce soprattutto da uno stato mentale: ”Tutto questo, ti porta a pensare che l’unico risultato accettabile è quello di uscire dal campo con la certezza di aver dato tutto. E se riesci a pensare così, magicamente il resto sparisce: non ti importa più niente della squadra che hai di fronte, di quante coppe ha in più di te e dell’esperienza delle tue avversarie. Senti di avere grinta da vendere, più di chiunque! Ed è questo..A far la differenza. Come in questa partita.” Infine, non poteva non lasciarci una dichiarazione il capitano di mille battaglie, Sara Forchignone, che ha anche lasciato la sua importante “zampata” sul match: “Non mi riesce leggere questa partita come chiusura di un campionato, ma lo vedo come un grande punto di partenza. Siamo riusciti tutti, dalle parole del mister alla “testa” della squadra, a unire l’energia e portare sul campo tutto quello che abbiamo: preparazione, motivazione, determinazione. Ed elemento fondamentale, c’è stato il coraggio di essere tutto questo, fino al triplice fischio finale.” Punto di riferimento di queste Satanelle, in campo e fuori, capitan Forchignone lo dimostra anche così: “Davvero un “ben fatto” va a tutti. Ben fatto al mister, sempre pronto e puntuale, e che non trascura mai nemmeno un dettaglio; ben fatto a tutte le ragazze, che dall’inizio dell’anno non hanno mai smesso un attimo di lavorare con entusiasmo, serietà, in piena disponibilità e voglia di crescere: insieme, in un anno, abbiamo avuto una crescita davvero importante. Ma un ben fatto va anche a coloro che ci hanno sempre sostenuto, alla nostra Presidentessa, ai nostri accompagnatori d’avventura, ai nostri sponsor. A tutti i sostenitori che a distanza hanno atteso con ansia ogni nostro risultato. Oggi posso dire che noi Queens siamo davvero tutto questo. Ringrazio di vero cuore tutti..E di sicuro, non ci vogliamo fermare qui. La storia continua."
Ufficio Comunicazione A.s.d. Queens Foggia - S.K.
NB: Nelle foto di Paolo Giuva, Valeria Valeno, autrice di una doppietta, e il portiere Claudia Di Dio.
Capita che entrando sul sintetico dello “Sporting Club Montetermiti” si sia presi dalla paura del sentirsi come il piccolo Davide dinanzi al colosso Golia. E capita che il pensiero viaggi e si soffermi su tutti quei numeri che fanno del Real Statte la squadra più titolata d’Italia e ti fanno sentire così distante. Poi, però, accade che anche il piccolo Davide trovi la sua forza per cercare di sfidare Golia, e la trovi nelle parole del tecnico condottiero Fabio Longo, che coglie quelle giuste per trasformare l’ansia in grinta, la paura in determinazione. Così, arriva quel punto che sa tanto di ciliegina sulla torta, il degno finale di una stagione giocata dalle foggiane quasi sempre ad alti livelli, se si esclude qualche “sbandata”, anche dolorosa. Così, quando il triplice fischio finale di una lunghissima stagione spumeggiante, porta alla cronaca il risultato di 1-1, le Satanelle si rendono conto di aver disputato una grande gara. Grintosa, tenace, caparbia, “presente”. Insomma, ci si rende conto di non aver rubato niente.
Anche perché..E’ vero che le padrone di casa prendono subito in mano il pallino del gioco, ma è anche vero che le calcettiste di mister Longo fanno sentire di essere in partita e di volersela giocare. E capitan Forchignone fa capire subito che con queste Satanelle oggi non si scherza, facendosi trovare pronta a ribattere in rete una corta respinta di Margarito. E’ il sesto minuto, e la gara è ancora lunga. E allora le foggiane spolverano tutto il repertorio fatto di cuore, grinta e tattica per affrontare senza paura le rossoblu. Passano i minuti, e gli attacchi dello Statte s’infrangono sulla barriera difensiva delle foggiane, sempre attente e presenti, e anche decise a creare problemi dalle parti di Margarito, come le occasioni che liberano al tiro Cavallone, prima, e Nardella, poi. Di Dio completa l’opera, parando il parabile..e anche di più, allineandosi alla prestazione tenace delle sue compagne in campo, che chiudono ogni varco e si portano al riposo con il prezioso vantaggio. E con altri trenta lunghi minuti da giocare.
Ma mister Longo tiene calme le sue calcettiste, riuscendo, allo stesso tempo, a mantenere alta la carica, perché quella ciliegina sulla torta è lì, alla portata. E bisogna solo continuare a crederci. Così, accade che Di Dio, si trasformi in “portierone”, che capitan Forchignone ingaggi un personalissimo duello con Nicoletti, che Ricco e Valeno si immolino più volte sui tiri dalla distanza, che Cavallone e Nardella non rinuncino a cercare il secondo gol, e che Coccia e Giuliano puntino a dar fastidio lì davanti. E con un cast così, quando capitan D’Ippolito segna il gol del pari, sfruttando al meglio una palla vagante in mezzo all’area, niente sembra perduto e nessuno ha voglia di tirare i remi in barca. L’”uragano” Nardella, difatti, diventa l’autentica spina nel fianco della retroguardia rossoblu, e si presenta due volte a tu per tu con Margarito: nella prima l’estremo difensore di casa compie il miracolo; nella seconda, è solo l’imprecisione della Satanelle a negarle la gioia del gol. Le padrone di casa continuano incessantemente ad attaccare a testa bassa, ma le foggiane non si fanno sorprendere, e tentano anche di colpire in ripartenza, ma prima Forchignone e poi Ricco, non trovano il tempo giusto. Le lancette ora scorrono velocemente verso la fine, ma il finale thrilling è in agguato, e prende le sembianze di un tiro libero, fischiato dal direttore di gara alle tarantine, per un fallo piuttosto dubbio commesso da Valeno sul portiere Margarito. Sul dischetto dei dieci metri ci va Daiana Bianco, ma Di Dio è in splendida forma, e non ci sta a crollare sul più bello: la numero 12 di casa scaglia un tiro potente, il numero 0 foggiano respinge a mano aperta. E scrive la parola “fine” sull’1 a 1 più bello della storia delle Queens, su uno di quei pomeriggi che non si scorderanno facilmente, su una di quelle partite che gratificano i sacrifici e gli sforzi di un’intera stagione.
Già, quella stagione che manca di un soffio, sul più bello, il secondo gradino del podio, e fa scivolare le Satanelle al terzo posto della graduatoria finale, alle spalle del Real Statte e delle “cugine” della Focus Foggia. Ma la stagione è sicuramente positiva per il sodalizio presieduto dalla presidentessa Sassano, che sicuramente ha posto le basi giuste per dar vita ad un progetto maturo e vincente. E che ha trovato degli attori perfetti in quelle tredici Satanelle indiavolate, che in maniera appassionata hanno affrontato da protagoniste questa stagione sportiva, accompagnate dal preparatore dei portieri Leonardo Citarelli, che si è lanciato a capofitto in questa nuova avventura, e guidate sapientemente dal giovane tecnico Fabio Longo, il “Guardiola di Capitanata”, che giorno dopo giorno ha forgiato questa squadra, accompagnandola nei momenti difficili, per gioire insieme in quelli più splendenti. Portandola fino a strappare questo pari alle campionesse d’Italia. E scusate se è poco.
LA VOCE DEI PROTAGONISTI – Soddisfatto il mister Fabio Longo per la prova espressa dalle sue calcettiste in campo: “Sapevamo che la partita sarebbe stata molto difficile, ma avevamo la giusta voglia di mettere in campo i frutti del lavoro di questi mesi. Volevamo proprio chiudere in bellezza quest’anno, con una grande prestazione.” Ed è proprio sulla prestazione delle sue Satanelle che si concentra l’analisi del tecnico rossonero: “Al di là del risultato, abbiamo disputato un’ottima gara contro una grandissima squadra. Basti pensare che a 15 minuti dalla fine eravamo in vantaggio. Abbiamo difeso molto bene, come sappiamo fare, ma a differenza delle altre volte ci siamo anche riproposti bene in fase offensiva, anche se dobbiamo ancora imparare a essere più cinici e finalizzare le occasioni che creiamo. Ma non posso che fare i complimenti a tutte le ragazze perché hanno giocato con grande concentrazione e impegno, e con grandissima intensità e non hanno mai mollato. Anzi, fino alla fine volevamo provare a vincere ed è questa la mentalità che voglio. E che mi piace.” Infine, un pensiero anche al prosieguo della competizione, per chi la continuerà ovviamente:” So che in casa rossoblù hanno accolto il pari con “scaramanzia”. Anche questo fa parte del calcio, E colgo, a proposito, l’occasione per fare un in bocca al lupo al Real Statte per i prossimi impegni nazionali.” E’ stata una delle più positive in campo, un’autentica spina nel fianco per la retroguardia tarantina. Tanta corsa, e tanta velocità..Anche forse nei momenti in cui bisognerebbe fermarsi a riflettere, invece, un attimo. Ma, non si può evitare ad un “uragano” di devastare tutto: “ Se penso a ciò che abbiamo fatto mi viene ancora la pelle d’oca” – esordisce così la giovanissima Alice Nardella, classe 1994 e un campionato disputato sempre al massimo – “Questo risultato mi ha emozionato come pochi di questa stagione. Un risultato scaturito dalla nostra consapevolezza di dover metter tutto in campo per dimostrare di essere all’altezza, dall’incoscienza di chi ormai non aveva più niente da perdere e dall’orgoglio che finalmente si è fatto sentire.” Per la Baby-Satanella, però, la prestazione nasce soprattutto da uno stato mentale: ”Tutto questo, ti porta a pensare che l’unico risultato accettabile è quello di uscire dal campo con la certezza di aver dato tutto. E se riesci a pensare così, magicamente il resto sparisce: non ti importa più niente della squadra che hai di fronte, di quante coppe ha in più di te e dell’esperienza delle tue avversarie. Senti di avere grinta da vendere, più di chiunque! Ed è questo..A far la differenza. Come in questa partita.” Infine, non poteva non lasciarci una dichiarazione il capitano di mille battaglie, Sara Forchignone, che ha anche lasciato la sua importante “zampata” sul match: “Non mi riesce leggere questa partita come chiusura di un campionato, ma lo vedo come un grande punto di partenza. Siamo riusciti tutti, dalle parole del mister alla “testa” della squadra, a unire l’energia e portare sul campo tutto quello che abbiamo: preparazione, motivazione, determinazione. Ed elemento fondamentale, c’è stato il coraggio di essere tutto questo, fino al triplice fischio finale.” Punto di riferimento di queste Satanelle, in campo e fuori, capitan Forchignone lo dimostra anche così: “Davvero un “ben fatto” va a tutti. Ben fatto al mister, sempre pronto e puntuale, e che non trascura mai nemmeno un dettaglio; ben fatto a tutte le ragazze, che dall’inizio dell’anno non hanno mai smesso un attimo di lavorare con entusiasmo, serietà, in piena disponibilità e voglia di crescere: insieme, in un anno, abbiamo avuto una crescita davvero importante. Ma un ben fatto va anche a coloro che ci hanno sempre sostenuto, alla nostra Presidentessa, ai nostri accompagnatori d’avventura, ai nostri sponsor. A tutti i sostenitori che a distanza hanno atteso con ansia ogni nostro risultato. Oggi posso dire che noi Queens siamo davvero tutto questo. Ringrazio di vero cuore tutti..E di sicuro, non ci vogliamo fermare qui. La storia continua."
Ufficio Comunicazione A.s.d. Queens Foggia - S.K.
NB: Nelle foto di Paolo Giuva, Valeria Valeno, autrice di una doppietta, e il portiere Claudia Di Dio.
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