Il Bisceglie C5 saluta il campionato con giallo finale…

Mercoledì, 26 Maggio 2010
Comunicato ufficiale da parte della società neroazzurra dove si evidenzia il grave errore arbitrale, che avrebbe potuto portare alla ripetizione di Gara -3 con la Marca Futsal.


BISCEGLIE – Il rompete le righe in casa Bisceglie C5 è cominciato domenica scorsa, quando i primi calcettisti neroazzurri sono partiti per il sud America, ma in terra pugliese il distacco dai playoff scudetto ha avuto una coda finale tutt’altro che simpatica. Se da una parte c’è la soddisfazione di essere stati l’autentica rivelazione della stagione 2009/10, ricevendo i complimenti di tutta l’Italia del futsal, la stessa società di Via Monte San Michele in maniera doverosa esprime le sue considerazioni finali, soprattutto in merito a quanto accaduto in occasione di Gara -3 tra Marca Fustal e Bisceglie. In seguito riportiamo il pensiero della Società :

La Società Sportiva Bisceglie Calcio a 5 chiude i battenti per quel che concerne la stagione agonistica 2009/10. Una stagione che per i nostri colori è stata esaltante e storica allo stesso tempo. Il miglioramento di vari record e l’accesso, per la prima volta nella storia del club, alle semifinali scudetto rappresenta per tutti noi motivo di orgoglio e stimolo per continuare in futuro a fare bene, onorando i colori di questa squadra ed il nome della nostra città. Ricevere messaggi di stima da ogni parte d’Italia ci fa capire quanto grande è stato il lavoro svolto in questi mesi e che tutti gli sforzi economici ed organizzativi hanno avuto successo. C’è però un lato oscuro di questa stagione, che purtroppo coincide con l’epilogo della favola neroazzurra in questi playoff. Un errore grave, gravissimo che noi dirigenti vogliamo evidenziare solo per fare giurisprudenza e non facile pettegolezzo con il fine di mettere in cattiva luce qualcuno. Venendo a quanto accaduto, in occasione di Gara – 3 di semifinale scudetto tra Marca Futsal e Bisceglie C5, durante il primo tempo supplementare con la Marca in vantaggio per 4-3 il portiere biscegliese Laion controlla male il pallone fuori dall’area di rigore perdendone il possesso in favore degli avversari. Lo stesso estremo neroazzurro commette fallo ai danni di un calcettista veneto, ma giustamente i direttori di gara concedono il vantaggio che si concretizza con la rete del 5-3 a firma Bertoni. Subito dopo la rete il Signor Scardicchio assegna un fallo cumulativo contro il Bisceglie e l’ammonizione a Laion, la seconda, che costa l’espulsione del portiere pugliese. Tutto da regolamento, almeno sin qui, poi accade l’inspiegabile con i direttori di gara che indicano alla panchina biscegliese che il gioco dovrà essere ripreso con i pugliesi in quattro uomini. Il mister dubbioso si adegua ed il Bisceglie giocherà in inferiorità numerica i seguenti due minuti effettivi. Fatto sta che il regolamento parla chiaro e dice questo: casistica IFAB:

n.45: Un calciatore che commette un’infrazione viene ammonito per la seconda volta nella medesima gara oppure espulso successivamente all’applicazione del vantaggio. Se la sua squadra, a seguito del vantaggio concesso, subisce una rete, essa dovrà giocare con un calciatore in meno per due minuti?

Risposta: No. L’infrazione è stata commessa prima che fosse segnata la rete; pertanto il calciatore non potrà continuare a partecipare alla gara, ma dovrà essere sostituito, a condizione che vengano rispettate le direttive previste nella Decisione IFAB 1 della Regola 11.

Quali conclusioni trarre? Semplice, che è stato commesso un gravissimo errore tecnico di cui è responsabile non solo il Signor Scardicchio, ma anche il Signor Fapore, la Signora Di Clemente ed il Signor Meles. Quando un arbitro sbaglia, sbaglia come team non come singolo e questo avrebbe potuto portare ad un nostro reclamo, che sicuramente avrebbe comportato la ripetizione della gara. Il nostro è un appello rivolto anche a chi gestisce e forma la classe arbitrale. È sotto lo sguardo di tutti che le designazioni di questi playoff hanno spiazzato molti ed i dubbi sono diventati certezze quando si commettono degli errori gravi come quelli accaduti ai nostri danni. Di certo sappiamo che arbitrare comporta una percentuale di errore che potremmo paragonare a quella dei calcettisti, ma in questo caso è evidente la mancata conoscenza del regolamento e l’atteggiamento altezzoso di chi crede di essere nel giusto ed invece ha sbagliato in maniera grave. Il Bisceglie C5 ha deciso di non continuare il discorso dal punto di vista federale, tenendo fede ai propri principi di lealtà sportiva e non. Certo in futuro il ripetersi di queste situazioni non verranno più accettate da una compagine che investe e lavora molto per raggiungere certi obbiettivi. Ci auguriamo che dopo quanto accaduto ai nostri danni anche la Divisione possa prendere atto e vigilare in maniera più stretta e costante per il bene della regolarità di un campionato e di una disciplina che ha bisogno di stabilità e certezze per affermarsi nel tempo.



S.S. Bisceglie Calcio a Cinque
La Dirigenza
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