L'Ospite: Adriano Foglia

Giovedì, 21 Ottobre 2010

L’Ospite: Adriano Foglia in esclusiva per il Real Foggia: “ Sarò più forte di prima ma soprattutto sono cambiato”

Continua il viaggio del Real Foggia nel mondo nazionale ed internazionale del Futsal,mondo in cui la società rossonera spera di poterci arrivare quanto prima, ma intanto come detto la scorsa settimana ci arriverà mediaticamente. Dopo aver intervisto uno dei campioni e delle stelle della Dinamo Mosca e della Nazionale russa, ossia Pula, il nostro viaggio nel Futsal internazionale continua con un grandissimo campione, sia in Italia che a livello internazionale, il cui nome è conosciutissimo ovunque e da chiunque e risponde a quello di Adriano Foglia. Campione d’Europa 2003,campione italiano con l’Arzignano,vincitore della Coppa Italia con L’Arzignano ed il Montesilvano,e soprattutto pallone d’oro e miglior giocatore al mondo nel 2003. Un calciatore nato per il calcio a5,un giocatore dotato di qualità, astuzia,imprevedibilità, insomma tutte le qualità che fanno di un giocatore di Futsal un campione di questa disciplina sportiva. Nato in Brasile nella città di San Paolo, la carriera di Adriano nel mondo del Futsal comincia nel Palmeiras. Le sue grandi qualità e doti tecniche fatte apposta per il Futsal, gli permettono subito di mettersi in luce, tanto che i dirigenti dell’Augusta nell’ormai lontano 2000 decidono d’investire nel giovane Foglia. Non ancora diciottenne Adriano approda in Italia, dove ha modo di crescere e diventare subito grande, non solo in campo ma anche fuori, con l’Augusta gioca fino al 2002 disputando ben due finali scudetto Under 21, ed aggiudicandosi quella del 2002. Vinto lo scudetto giovanile, approda allo Stabia calcio a 5, con cui arriva ai quarti di finale scudetto venendo però eliminato. Nel 2003 passa all’Arzignano con cui vince scudetto e Coppa Italia, approdando alla Nazionale maggiore allenata all’epoca dal C.T. Nuccorini,il quale credeva moltissimo nelle qualità di Adriano. La fiducia riposta in lui e nei suoi compagni, ha modo di tramutarsi nella conquista dell’Europeo 2003. Le sue prestazioni non passano inosservate cosi nello stesso anno il portale internazionale Futsal Planet, nomina Adriano Foglia miglior giocatore del mondo con la consegna del pallone d’oro. Nel 2005 chiude la sua esperienza all’Arzignano e vola in Abruzzo alla corte del Montesilvano,con cui gioca 62 gare,realizzando 53 reti che contribuiscono alla conquista della Coppa Italia 2006/07. Una carriera importante, numeri e gol spettacolari sulle spalle,ma il tutto però improvvisamente sparisce nel gennaio 2009, quando Adriano viene trovato positivo al controllo antidoping, e nel mese di maggio il Tribunale Nazionale Antidoping squalifica il giocatore per ben 22 mesi. Due anni difficili per Adriano, due anni che lo hanno fatto crescere e cambiare, e senza ombra di dubbio lo hanno reso ancora più forte,cosi il presidente del Montesilvano, non appena scontata la squalifica ha deciso immediatamente di riportare Adriano in riva all’Adriatico, dandogli cosi non solo una seconda possibilità in Italia, ma anche una possibilità di riscattarsi agli occhi dei suoi più agguerriti denigratori. Noi dell’ufficio stampa del Real Foggia, dopo esserci messi in contatto con la società abruzzese, abbiamo avuto il piace e l’onore d’intervistare ed ospitare nella nostra rubrica, uno tra i più forti e popolari giocatori al mondo di Futsal, la nostra chiacchierata con Adriano comincia dagli esordi della sua lunga carriera“Cominciai a giocare all’età di 5 anni, in Brasile abbiamo un campionato organizzato proprio dalla federazione, dove tutti i club più forti hanno la propria squadra, composta da bambini della stessa età. La mia carriera è un po’ strana,prima di scegliere il Futsal, giocavo nel calcio 11, però giocavo poco, infatti ero quasi sempre in panchina, mentre nel Futsal giocavo tantissimo, ero sempre con la palla tra i piedi, cosi a 16 anni quando arrivò il momento di scegliere a quale delle due discipline sportive dedicarmi, ho preferito giocare a Futsal. Della scelta che feci non mi sono mai pentito, anche perché il Futsal mi ha dato tanto: ho vinto scudetti, Coppe Italia, un europeo, ho conosciuto tanti posti bellissimi e sono stato eletto miglior giocatore al mondo, tutto questo grazie al Futsal. Ancora oggi ricordo molto bene l’inizio della mia carriera nel Palmeiras, dove cominciai a giocare a Futsal, ebbi la fortuna di poter giocare diverse partite con la prima squadra, feci molto bene ed i dirigenti dell’Augusta decisero d’investire su di me, cosi a 18 anni è cominciata la mia carriera italiana e nel Futsal europeo”. Con Adriano il discorso arriva alla sua carriera italiana “Giocare in Italia per me fu un momento fantastico, anche perché tutti i sudamericani sognano di arrivare in Europa, fu bellissimo non solo da un punto di vista sportivo e lavorativo, ma fu molto importante anche da un punto di vista famigliare, perché avevo maggior possibilità di aiutare la mia famiglia. Fra tutte l’esperienze italiane, ricordo con maggior piacere quella con l’Augusta, dove sono cresciuto, dove sono diventato uomo,dove ho avuto la possibilità di arrivare in Nazionale,ma al tempo stesso ricordo molto bene e con grande piacere anche gli anni trascorsi all’Arzignano,dove ho vinto uno scudetto ed ho trascorso tre anni davvero stupendi”.Cosi dopo aver parlato della sua carriera nei vari club il discorso passa alla Nazionale italiana, che senza ombra di dubbio ad Adriano ha dato tanto,ma al tempo stesso anche Adriano ha dato tanto ai colori azzurri, con cui arrivò quarto agli europei del 2001 in Russia, con cui divenne campione d’Europa nel 2003,vicecampione del Mondo ai mondiali del 2004 , terzo agli Europei del 2005,secondo a quelli del 2007 e terzo ai mondiali del 2008 disputati in Brasile. Senza però dimenticare il secondo posto ottenuto alla Tiger’s Cup disputata a Singapore nel 99, la vittoria ottenuta nel 2000 alla Coppa delle Nazioni, lo stesso giocatore ci parla del perché scelse ormai tanto tempo fa la maglia azzurra a quella verdeoro, e dei ricordi che ha con la Nazionale“Come giocatore sono cresciuto in Italia,per me è stato tutto incredibile, ovviamente il sogno di qualunque calciatore è arrivare in Nazionale,non ho mai avuto nessun rimpianto, anche perché ho sempre pensato di trascorrere il resto della mia vita in Italia, poi mia figlia è italiana ed è nata a Pescara, quindi non ho nessun rimpianto. Il ricordo più bello con la Nazionale sicuramente è stato vincere l’Europeo ,l’Italia fino a quel momento non aveva mai vinto nulla,ed è stato importantissimo non solo per far crescere la Nazionale ma tutto il movimento del calcio a 5 in Italia. Quando ci penso non riesco ancora a crederci, per me è stata una grande soddisfazione”. Cosi lo stesso Adriano ci parla delle emozioni provate nel mondiale disputato in Brasile due anni fa“ Quando giocammo contro il Brasile non pensavo a nulla, ma volevo solo far bene, anche perché la mia famiglia ed i miei amici non mi avevano mai visto giocare dal vivo,cosi affittai un pulmino con il quale vennero a vedermi giocare”. Chiuso il discorso su quella che, è, stata la sua carriera, si arriva al momento più brutto non solo da un punto di vista professionale ma anche umano, ossia i due anni di squalifica finiti solo qualche giorno fa “Sono stati due anni difficilissimi per me,ho avuto tanti problemi,quell’esperienza mi ha fatto capire davvero tanto, sono cresciuto e sono diventato un uomo diverso, ora sto ricominciando una nuova vita. Mia moglie mi ha aiutato tanto,e devo dirle grazie. Tante erano le sensazioni brutte, ma quella peggiore era di aver lasciato la cosa che più amavo al mondo, anche se giocavo tornei amatoriali con cui mi tenevo in allenamento, però le partite ufficiali e la vita da calciatore, il prendere il pullman con la squadra, mi mancavano”. Si arriva al perché Adriano ha scelto di tornare nuovamente in Italia ed in forza al Montesilvano“Ho scelto di tornare a Montesilvano per cambiare la mia immagine,per dimostrare che sono cambiato a tutta la gente che ha parlato male di me,tutte le persone possono sbagliare nella vita, io ho sbagliato ho pagato per quello che ho fatto e non devo nulla a nessuno,ora voglio solo tornare a giocare,ho deciso di tornare in Abruzzo perché sono un uomo, certo era più facile cambiare squadra ma io non l’ho fatto ed ora non vedo l’ora di ricominciare. I miei obietti sono due: vincere con il Montesilvano e tornare in Nazionale”. Il discorso giunge si arriva a quello che sarà il primo banco di prova internazionale per Adriano dopo la squalifica, ossia il girone di qualificazione alle fasi finali della Futsal Cup, che si disputerà in Russia nel mese di Novembre “Fra le squadre che affronteremo credo che i padroni di casa, siano il club più difficile da incontrare, abbiamo una grande squadra, sono stati presi grandi giocatori, ci stiamo allenando molto e faremo di tutto per vincere”. Ovviamente però in Adriano c’è anche la voglia e la speranza di tornare presto in Nazionale “Con il C. T Menichelli ho parlato, è una bravissima persona,sono sicuro che non appena comincerò a giocare e farò bene tornerò in Nazionale, mi manca tantissimo e spero di vestire la maglia azzurra presto”. Spontaneo viene da chiedere all’ex pallone d’oro quando potremo rivederlo in azione“Se tutto va bene a Cagliari potrò già scendere in campo”.Cosi arrivano le immancabili promesse che da un campione come lui il grande pubblico attende “Non devo dimostrare niente a nessuno,però sono consapevole che devo tornare più forte di prima, la sola cosa che posso dire è che sono cambiato, sto bene con la mia famiglia e soprattutto ho una voglia incredibile di tornare a giocare, l’Adriano che vedrete in campo sarà sicuramente bello da vedere”. Proprio come fatto soli sette giorni fa da Pula, anche Adriano ha un pensiero conclusivo sul Real Foggia“Spero tanto che il Real Foggia possa presto arrivare a livelli Nazionali e magari giocare anche una partita contro,e chissà che un giorno non passo proprio giocare con il Real Foggia.

Auguro a tutta la società e la squadra di poter raggiungere quanto prima i propri obiettivi”.

Davide Piteo

Ufficio stampa ASD Real Foggia

Fonte: www.asdrealfoggia.com

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