Menu
L'Ospite: Adriano Foglia
L’Ospite: Adriano Foglia in esclusiva per il Real Foggia: “ Sarò più forte di prima ma soprattutto sono cambiato”
Continua il viaggio del Real Foggia nel mondo nazionale ed internazionale del Futsal,mondo in cui la società rossonera spera di poterci arrivare quanto prima, ma intanto come detto la scorsa settimana ci arriverà mediaticamente. Dopo aver intervisto uno dei campioni e delle stelle della Dinamo Mosca e della Nazionale russa, ossia Pula, il nostro viaggio nel Futsal internazionale continua con un grandissimo campione, sia in Italia che a livello internazionale, il cui nome è conosciutissimo ovunque e da chiunque e risponde a quello di Adriano Foglia. Campione d’Europa 2003,campione italiano con l’Arzignano,vincitore della Coppa Italia con L’Arzignano ed il Montesilvano,e soprattutto pallone d’oro e miglior giocatore al mondo nel 2003. Un calciatore nato per il calcio a5,un giocatore dotato di qualità, astuzia,imprevedibilità, insomma tutte le qualità che fanno di un giocatore di Futsal un campione di questa disciplina sportiva. Nato in Brasile nella città di San Paolo, la carriera di Adriano nel mondo del Futsal comincia nel Palmeiras. Le sue grandi qualità e doti tecniche fatte apposta per il Futsal, gli permettono subito di mettersi in luce, tanto che i dirigenti dell’Augusta nell’ormai lontano 2000 decidono d’investire nel giovane Foglia. Non ancora diciottenne Adriano approda in Italia, dove ha modo di crescere e diventare subito grande, non solo in campo ma anche fuori, con l’Augusta gioca fino al 2002 disputando ben due finali scudetto Under 21, ed aggiudicandosi quella del 2002. Vinto lo scudetto giovanile, approda allo Stabia calcio a 5, con cui arriva ai quarti di finale scudetto venendo però eliminato. Nel 2003 passa all’Arzignano con cui vince scudetto e Coppa Italia, approdando alla Nazionale maggiore allenata all’epoca dal C.T. Nuccorini,il quale credeva moltissimo nelle qualità di Adriano. La fiducia riposta in lui e nei suoi compagni, ha modo di tramutarsi nella conquista dell’Europeo 2003. Le sue prestazioni non passano inosservate cosi nello stesso anno il portale internazionale Futsal Planet, nomina Adriano Foglia miglior giocatore del mondo con la consegna del pallone d’oro. Nel 2005 chiude la sua esperienza all’Arzignano e vola in Abruzzo alla corte del Montesilvano,con cui gioca 62 gare,realizzando 53 reti che contribuiscono alla conquista della Coppa Italia 2006/07. Una carriera importante, numeri e gol spettacolari sulle spalle,ma il tutto però improvvisamente sparisce nel gennaio 2009, quando Adriano viene trovato positivo al controllo antidoping, e nel mese di maggio il Tribunale Nazionale Antidoping squalifica il giocatore per ben 22 mesi. Due anni difficili per Adriano, due anni che lo hanno fatto crescere e cambiare, e senza ombra di dubbio lo hanno reso ancora più forte,cosi il presidente del Montesilvano, non appena scontata la squalifica ha deciso immediatamente di riportare Adriano in riva all’Adriatico, dandogli cosi non solo una seconda possibilità in Italia, ma anche una possibilità di riscattarsi agli occhi dei suoi più agguerriti denigratori. Noi dell’ufficio stampa del Real Foggia, dopo esserci messi in contatto con la società abruzzese, abbiamo avuto il piace e l’onore d’intervistare ed ospitare nella nostra rubrica, uno tra i più forti e popolari giocatori al mondo di Futsal, la nostra chiacchierata con Adriano comincia dagli esordi della sua lunga carriera“Cominciai a giocare all’età di 5 anni, in Brasile abbiamo un campionato organizzato proprio dalla federazione, dove tutti i club più forti hanno la propria squadra, composta da bambini della stessa età. La mia carriera è un po’ strana,prima di scegliere il Futsal, giocavo nel calcio 11, però giocavo poco, infatti ero quasi sempre in panchina, mentre nel Futsal giocavo tantissimo, ero sempre con la palla tra i piedi, cosi a 16 anni quando arrivò il momento di scegliere a quale delle due discipline sportive dedicarmi, ho preferito giocare a Futsal. Della scelta che feci non mi sono mai pentito, anche perché il Futsal mi ha dato tanto: ho vinto scudetti, Coppe Italia, un europeo, ho conosciuto tanti posti bellissimi e sono stato eletto miglior giocatore al mondo, tutto questo grazie al Futsal. Ancora oggi ricordo molto bene l’inizio della mia carriera nel Palmeiras, dove cominciai a giocare a Futsal, ebbi la fortuna di poter giocare diverse partite con la prima squadra, feci molto bene ed i dirigenti dell’Augusta decisero d’investire su di me, cosi a 18 anni è cominciata la mia carriera italiana e nel Futsal europeo”. Con Adriano il discorso arriva alla sua carriera italiana “Giocare in Italia per me fu un momento fantastico, anche perché tutti i sudamericani sognano di arrivare in Europa, fu bellissimo non solo da un punto di vista sportivo e lavorativo, ma fu molto importante anche da un punto di vista famigliare, perché avevo maggior possibilità di aiutare la mia famiglia. Fra tutte l’esperienze italiane, ricordo con maggior piacere quella con l’Augusta, dove sono cresciuto, dove sono diventato uomo,dove ho avuto la possibilità di arrivare in Nazionale,ma al tempo stesso ricordo molto bene e con grande piacere anche gli anni trascorsi all’Arzignano,dove ho vinto uno scudetto ed ho trascorso tre anni davvero stupendi”.Cosi dopo aver parlato della sua carriera nei vari club il discorso passa alla Nazionale italiana, che senza ombra di dubbio ad Adriano ha dato tanto,ma al tempo stesso anche Adriano ha dato tanto ai colori azzurri, con cui arrivò quarto agli europei del
Auguro a tutta la società e la squadra di poter raggiungere quanto prima i propri obiettivi”.
Davide Piteo
Ufficio stampa ASD Real Foggia
Fonte: www.asdrealfoggia.com