Nova Vigiliensis, a Ruvo una guerra di nervi

Venerdì, 11 Marzo 2011
Domani i biscegliesi sfideranno la capolista San Rocco. Entrambe le squadre hanno molto da perdere

In campionato è al comando dalla prima giornata e recentemente ha sollevato la Coppa Puglia, conquistata nella finale di Turi con l’Atletico Putignano (2-1). Un biglietto da visita davvero niente male. Forse non sarà un rullo compressore, il San Rocco Ruvo, ma è di sicuro la compagine più costante del lotto. Non stravince quasi mai, ma vince quasi sempre. Non segna tantissimi gol, ma ne incassa pochissimi. Al fioretto preferisce la sciabola, ma questo non è un difetto in C2, dove il carattere prevale sugli schemi, il pragmatismo sulla tecnica; dove conta la sostanza, non solo la forma.

Prendiamo il Real Foggia e la stessa Nova Vigiliensis. Sin dall’inizio hanno puntato molto sulla qualità della manovra e degli uomini. Risultato? Entrambe le formazioni si sono smarrite alla distanza, sebbene con modalità differenti. E non è un caso che, per entrambe, i guai abbiano avuto inizio proprio nel momento della verità, ossia lo scontro diretto con la capolista. È lì che le loro certezze hanno cominciato a vacillare. Lì è giunta la conferma che essere bravi non basta, che per arrivare lontano serve anche qualcos’altro. Servono tenacia e spirito di sacrificio, qualità non comuni tra i dilettanti. E, soprattutto, serve la capacità di andare dritto al sodo. Come fanno i ragazzi di mister Tedone.

Nella partita d’andata, che poteva valere il sorpasso in classifica, i biscegliesi non demeritarono sul piano del gioco, ma furono surclassati quanto a concretezza. La sconfitta casalinga maturata nell’occasione costituì un autentico spartiacque per la stagione giallorossa, passata dalla pia illusione del possibile primato alla dura realtà della successiva involuzione. Domani, su un terreno dal quale nessuno è ancora uscito indenne, servirà la classica impresa per non lasciarci le penne. Ma è un’impresa plausibile? Non certo per chi ha impiegato oltre mezz’ora a sopraffare l’Atletico Troia e ha poi tentato il suicidio contro la Drion San Severo. Figurarsi per chi ha rimediato sei batoste nei sette incontri precedenti.

Intendiamoci, il San Rocco non è una macchina perfetta. Anzi, ultimamente qualche crepa sta affiorando pure nella sua corazza, e il prepotente ritorno del Futsal San Severo, ora distante appena quattro punti, ne è la prova tangibile. È presto per tirare in ballo il cosiddetto braccino, la paura di non farcela che spunta nei pressi del traguardo. Semmai, potremmo parlare di calo fisiologico, di fiato corto, comprensibile quando si corre per mesi a velocità folle. Comunque la mettiate, i ruvesi hanno un margine d’errore ridotto perché l’immediata inseguitrice va a mille e intende sfruttarne gli eventuali passi falsi. Per farla breve, domani si sfideranno due collettivi sotto pressione, con tanto da perdere. Sarà una guerra di nervi. Conviene averli ben saldi.

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