Mary Camarda: “Che orgoglio giocare nella Focus”

Martedì, 22 Marzo 2011

Parla Mary Camarda, volto nuovo della compagine rossonera: "Questo è un gruppo meraviglioso, uno spogliatoio unito e compatto. Un piacere essere qui". Sul campionato da record: "Non mi sorprende, abbiamo tanta qualità". Poi il ringraziamento particolare: "Integrarmi è stato facile, in particolar modo dico grazie a Cristina Maffei e Simona Porcelli, mi hanno aiutato sin dal primo giorno e continuano a farlo".

Dici Focus Foggia e subito pensi a Cristina Maffei, Simona Porcelli, Michela Monaco, giusto per citarne alcune. Ma la compagine foggiana, dominatrice del girone A e già sicura del primo posto dopo la larga vittoria di ieri ad Adelfia, è quel giusto mix di senatrici e giovani leve, gente a cui accostare i sapienti dettami delle chiocce del gruppo, da sempre la forza di questa squadra. E’ vero, quando si pensa alla Nuova Focus sornioni spiccano anche i gol di Renata Caputo, i numeri da prestigiatore di Norma De Lio e tanto altro. Tuttavia la scorsa estate la Focus ha rimpinguato la rosa e tra i volti nuovi c’era anche quella di una neofita del futsal, Mary Camarda. Laterale, tifosa della Fiorentina, Mary è al suo primo campionato agonistico. Non poteva esordire in un campionato migliore: 16 partite finora, 15 vinte e 1 pareggiata. Un po’ di panchina per la volenterosa Camarda è inevitabile, ma il bravo coach Gianni Valente non si dimentica certo di lei, ultima dimostrazione proprio ieri ad Adelfia quando Mary è riuscita a ritagliarsi puntualmente il suo spazio, sfiorando anche il gol. C’è ancora tanto da migliorare ma il tempo sembra essere il migliore alleato di Mary, non c’è fretta. Ecco le sue sensazioni all’indomani dell’ennesima vittoria della Focus. Una neofita, certo, ma con le idee ben chiare.

Mary, per te questo è il primo anno da calcettista Focus. Un gran bell'inizio, considerando il campionato da record delle tue compagne. Come inizio non potevi sperar di meglio. Vero?

Verissimo. Sono molto contenta di far parte di questa squadra, non solo perchè è la migliore ma anche e sopratutto perchè può vantare un gruppo unico e compatto. Probabilmente è questo che ci ha portato fin qui, al primo posto già assicurato a due giornate dal termine”.

Come hai iniziato la tua avventura nella Focus?

Spinta da un amico che conosce alcune mie compagne. Contattai il ds Pino Citarelli, mi disse che mi avrebbe richiamato nel momento in cui la squadra avrebbe ripreso gli allenamenti, dopo la pausa estiva. Non so perché, ma non mi aspettavo che mi chiamasse davvero, ma invece eccomi qui”.

Da quanto tempo coltivi la passione per il calcio?

“Fin da quando ero piccola. Preferivo di gran lunga scendere in cortile e giocare con i maschi a pallone, piuttosto che giocare con le Barbie in compagnia di altre bambine. Più le vedevo giocare con le bambole e più pensavo: non sanno cosa si perdono”.

Con un gruppo così unito il tuo inserimento non sarà stato difficile. Chi ti ha aiutato maggiormente?

“Già dal primo giorno le altre ragazze mi hanno accolto bene, mi sono trovata subito a mio agio. Sinceramente devo dire che la cosa mi ha molto meravigliato, sono sempre molto a disagio con chi non conosco e parlo poco. Mi sono integrata bene e questo lo devo a tutte loro, anche se Cristina e Simona (Maffei e Porcelli, ndr) sono i miei punti di riferimento. Mi hanno aiutato dal primo giorno e continuano a farlo”.

Qual'è la partita che ricordi più volentieri di questo grande campionato della Focus?

“La partita con lo Spinazzola. E’ stato un confronto "all'ultimo sangue" ed eravamo tutte molto tese. Abbiamo lavorato duramente durante la settimana per prepararci al meglio e i risultati si sono visti. Uno dei momenti più belli di quella partita è stato quando ha segnato Renata (Caputo, ndr) e tutta la panchina è entrata in campo a festeggiare. Mi venne la pelle d’oca, bellissimo davvero”.

Quali sono stati i fattori che hanno consentito alla Focus di fare il vuoto in campionato?

“E’ molto semplice. Abbiamo la fortuna di avere un allenatore molto preparato tecnicamente e tatticamente e se a questo ci aggiungi anche la compattezza e l’armonia del gruppo, la serenità e la complicità che c'è tra noi e la dirigenza, in modo particolare la nostra segretaria Maria Stella Monaco) come risultato ottieni la Focus Foggia”

Ultima domanda. A fine anno c'è la grande partita con il forte Real Statte. Tu che sei nuova dell'ambiente del futsal femminile cosa conosci della squadra tarantina?

Non conosco molto del Real ma ho avuto il piacere di vedere una loro partita e sono rimasta davvero sbalordita. E’ una squadra molto forte e ben preparata tecnicamente e tatticamente, ma noi non siamo da meno e non lo dico per presunzione ma conosco bene la mia squadra e so che quando abbiamo un obiettivo da raggiungere facciamo di tutto per portarlo a termine. In campionato il nostro obiettivo era vincere e abbiamo vinto, questa la dice lunga sulla nostra qualità”.

Grande entusiasmo dunque per Mary Camarda, sempre pronta a dare il suo contributo alla causa della Focus. Ad ogni partita lei c’è, in campo ma non solo. Fosse per lei, infatti, bazzicherebbe anche gli spalti per tifare, insieme ai ragazzi del Wild Focus Foggia, le sue compagne, magari cantando “Eccola qua, la capolista eccola qua”. Ma sicuramente l’avrà già fatto.

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