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Torre-Pino, Berardi: "Le mie compagne mi regaleranno la serie A..."
Martedì, 3 Maggio 2011
Con i suoi 26 goal è la vice capocannoniera della sua squadra, seconda solo al bomber Larossa, e con la sua grinta, la sua classe e la sua determinazione, ha trascinato la propria squadra allo storico traguardo delle fasi finali per l'accesso al primo campionato nazionale di calcio a 5 femminile; ha solo 21 anni, predilige giocare sulla fascia, e ha nella potenza fisica e nell'”invenzione da fuoriclasse”, le sue doti migliori: per gli amanti della Torre Pino non è un mistero che stiamo parlando del fenomeno biancoceleste Elda Berardi, punto di forza in campo e fuori del team allenato da mister Turturo.
Lo scorso 10 Marzo, durante i primi minuti del secondo tempo della gara spareggio contro la Demar, nel tentativo di recuperare un assist di una compagna, ha riportato una rottura al legamento crociato anteriore e al menisco esterno del ginocchio sinistro: dalle urla iniziali tutta la gente sugli spalti e le calciatrici in campo hanno capito che qualcosa di grave fosse successo anche perchè Elda non è una che grida di dolore per una semplice botta o distorsione e lo sguardo nei volti di chi le stava accanto è stato eloquente sul dolore che potesse provare in quel momento; ovviamente Elda ha dovuto lasciare il campo ma ha preferito rimanere a soffrire in panchina piuttosto che farsi portare subito in ospedale come in molte avrebbero fatto: è rimasta per terra, a bordo campo, ed alternava le lacrime del dolore alla gioia per la vittoria che le sue compagne le stavano regalando ed ovviamente dedicando. Perchè Elda è cosi': nulla, nemmeno un grave infortunio, possono separarla dalla sua squadra e dal suo grande amore per il calcio.
L'intervento ormai è alle porte e sarà il secondo a cui sarà sottoposta, dopo quello del 2008 al ginocchio destro quando vestiva la maglia del Real Statte: in molte al suo posto sarebbero tese e preoccupate ma in questi giorni il suo pensiero vola ai play off che le sue compagne affrontranno a breve.
“Non fa male tanto il dolore al ginocchio – ci racconta - quanto l'assenza nel momento piu' importante, ma sono certa che le mie compagne sapranno realizzare comunque il nostro sogno e mi regaleranno l'accesso alla serie A. Vorrei giocare e so che veder la partita da fuori sarà una sofferenza ma confido in loro.”
Ama il calcio fin da bambina, adora il suo presidente (“un grande uomo che ci farà fare il salto di qualità anche a livello umano perchè ci sta insegnando tanto e ci sta facendo maturare anche a livello personale”), ritiene il suo mister come il suo fratello maggiore (“ed è anche per questo che ogni tanto litighiamo... ma siamo cosi' amici che alla fine tutto passa e si risolve in fretta...”), e ritiene le sue compagne le sue migliore amiche: “Siamo un gruppo fantastico, non credo che esistano squadre come la nostra: viviamo all'unisono e siamo davvero amiche ed è per questo che superiamo insieme ogni avversità.”
I tempi di recupero sono lunghi ma la passione e la voglia di ricominciare sono piu' forti di tutto e tra qualche mese Elda tornerà piu' forte di prima: “Mi impegnerò al massimo per tornare piu' forte di prima....”
E noi ne siamo certi...
Lo scorso 10 Marzo, durante i primi minuti del secondo tempo della gara spareggio contro la Demar, nel tentativo di recuperare un assist di una compagna, ha riportato una rottura al legamento crociato anteriore e al menisco esterno del ginocchio sinistro: dalle urla iniziali tutta la gente sugli spalti e le calciatrici in campo hanno capito che qualcosa di grave fosse successo anche perchè Elda non è una che grida di dolore per una semplice botta o distorsione e lo sguardo nei volti di chi le stava accanto è stato eloquente sul dolore che potesse provare in quel momento; ovviamente Elda ha dovuto lasciare il campo ma ha preferito rimanere a soffrire in panchina piuttosto che farsi portare subito in ospedale come in molte avrebbero fatto: è rimasta per terra, a bordo campo, ed alternava le lacrime del dolore alla gioia per la vittoria che le sue compagne le stavano regalando ed ovviamente dedicando. Perchè Elda è cosi': nulla, nemmeno un grave infortunio, possono separarla dalla sua squadra e dal suo grande amore per il calcio.
L'intervento ormai è alle porte e sarà il secondo a cui sarà sottoposta, dopo quello del 2008 al ginocchio destro quando vestiva la maglia del Real Statte: in molte al suo posto sarebbero tese e preoccupate ma in questi giorni il suo pensiero vola ai play off che le sue compagne affrontranno a breve.
“Non fa male tanto il dolore al ginocchio – ci racconta - quanto l'assenza nel momento piu' importante, ma sono certa che le mie compagne sapranno realizzare comunque il nostro sogno e mi regaleranno l'accesso alla serie A. Vorrei giocare e so che veder la partita da fuori sarà una sofferenza ma confido in loro.”
Ama il calcio fin da bambina, adora il suo presidente (“un grande uomo che ci farà fare il salto di qualità anche a livello umano perchè ci sta insegnando tanto e ci sta facendo maturare anche a livello personale”), ritiene il suo mister come il suo fratello maggiore (“ed è anche per questo che ogni tanto litighiamo... ma siamo cosi' amici che alla fine tutto passa e si risolve in fretta...”), e ritiene le sue compagne le sue migliore amiche: “Siamo un gruppo fantastico, non credo che esistano squadre come la nostra: viviamo all'unisono e siamo davvero amiche ed è per questo che superiamo insieme ogni avversità.”
I tempi di recupero sono lunghi ma la passione e la voglia di ricominciare sono piu' forti di tutto e tra qualche mese Elda tornerà piu' forte di prima: “Mi impegnerò al massimo per tornare piu' forte di prima....”
E noi ne siamo certi...
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