Leonardo Lupone, il ritorno

Lunedì, 20 Giugno 2011
L’ex mister del Real Molfetta (stagione 2009/10) dopo un anno sabbatico è pronto a tornare in campo per riprendere da dove aveva lasciato: vittorie e obiettivi da centrare…

Un anno sabbatico. “Dopo la grande annata a Molfetta ci sono stati diversi contatti che però non si sono concretizzati. A questo punto ho deciso di restare ai box per affinare, migliorare e accrescere l'esperienza appena portata a termine aggiornandomi tanto sul campo quanto fuori. Per questo tra l'altro ho seguito soprattutto la serie A (Bisceglie calcio a 5) e la A2 (Modugno calcio a 5, Olimpiadi) nella prima parte della stagione; poi nella seconda ho girato tra alcuni campi di B, anche a seguito di nuovi contatti con alcune società, e poi nella parte finale della stagione ho seguito il campionato di C1 sino ai play off di Giovinazzo. Il calcio a 5 nella nostra regione sta assumendo rilevanza importante e crescente, nonostante il pessimo momento economico: lo testimoniano le nuove scuole di calcio a 5 e le sempre più numerose squadre giovanili iscritte ai campionati. Certo non sempre quantità significa qualità e non sempre si lavora in questo senso.”

Divario Nazionale – Serie C. “Negli ultimi anni, almeno per quanto riguarda il panorama sopratutto pugliese, abbiamo assistito a diversi ripescaggi in particolar modo in serie B, causa la crisi economica. Questo ha consentito a molte società di affacciarsi alla dimensione nazionale del calcio a 5. Io ritengo che ci sia ancora un sostanziale divario tra i campionati di C1 e C2 e quello di B, sia tecnico - tattico, quanto organizzativo sul piano societario. La maggior presenza di 'italo' e maggior applicazione della tattica che ne consegue, costituiscono un solco ancora importante. Sul piano organizzativo societario invece credo che esistano esempi positivi e negativi tanto in C quanto in B, bisogna guardare come sempre a chi sa far meglio ed imparare. La A e la A2, per me sono praticamente professionismo e quindi cio' significa soldi e competenza. Per rendere più stabile il futsal, soprattutto oggi, non credo in nuove regole ma solo in una sana e corretta programmazione! Che può permettere di rimanere a galla in questa crisi e di raggiungere comunque degli obiettivi che non sono necessariamente arrivare primi o tra i primi, ma migliorarsi nel tempo, crescere e magari poi ottenere qualcosa un po' più in là. Non nell’immediato”.

Il ritorno. “Quest'anno voglio allenare e riprendere lì dove ho lasciato. Dove non so. Sembra che tu sappia più di me. Scherzi a parte ci sono stati dei contatti e degli incontri con alcune società sia di C che di B e anche femminile, e se ci sarà unità di intenti negli obiettivi e nel programma che si vuole realizzare presto ne avrai notizie. Come dicevo prima è importante lavorare tutti nella stessa direzione per il raggiungimento di un obiettivo comune: questo significa avere un progetto stimolante a 360 gradi”.
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