Norma De Lio "Protagoniste anche in Serie A"

Mercoledì, 22 Giugno 2011

Parla la capocannoniera della Focus Foggia, Norma De Lio: “Poca esperienza in campo nazionale? E’ vero, ma quando siamo in forma ce la giochiamo con tutti”. Poi un ringraziamento particolare: “Devo tutto al nostro direttore sportivo Giuseppe Citarelli, è stato lui a scoprirmi. Per me è un secondo papà”

Ha un soprannome a dir poco pesante, la chiamano “Zizou”, come il grande ex juventino Zinedine Zidane. Estro, fantasia, tecnica ed imprevedibilità sono le sue migliori doti, un mix spesso letale per le difese avversarie. Lei è Norma De Lio, uno dei baluardi della Focus Foggia promossa in serie A. Il suo score stagionale è da brividi: 42 reti in 23 partite, un dato che parla da solo. Ai fatti preferisce le parole, alle luci dei riflettori un campo da gioco, poi a parlare ci pensano i suoi piedi. Elemento fondamentale dello scacchiere tattico del tecnico Gianni Valente, la funambolica De Lio sulla sua maglia non poteva che portare un solo numero, il 10. Ma non solo in campo, Norma ha un cuore grande così anche fuori, un taciturno ma generoso punto di riferimento per tutta la sua squadra. Progetti, ambizioni e sogni nel cassetto, ecco Norma De Lio.

Una grande annata per la tua Focus. Qual è stato il segreto di questo gruppo per disputare una stagione così vincente?

“Nella tua domanda c’è anche la risposta: il gruppo. C’è sinergia, compattezza e voglia di raggiungere tutte quante lo stesso risultato, siamo una grande famiglia. Non ci disuniamo mai ed è difficile trovare rancori o risentimenti, è questo il nostro segreto. I risultati del campo lo testimoniano”.

C’è stata una partita in particolare in cui ti sei detta “quest’anno siamo veramente forti”?

“Penso che la partita di ritorno con lo Spinazzola ci abbia dato la definitiva consapevolezza dei nostri mezzi. Quella vittoria ci ha regalato sicurezza ed autorità. Dopo quel successo ho subito pensato che non ci saremmo più fermate, ma sinceramente devo anche dire che le squadre capaci di contrastare il nostro collettivo erano poche”.

Sulla tua maglia hai il 10, numero portato dai più grandi fantasisti. A quale campione ti ispiri?

“Sono juventina, quindi mi verrebbe da dire subito Zidane e Del Piero. Comunque le mie compagne mi chiamano anche Cassano, perchè come il barese faccio qualche pazzia ogni tanto”.

A coronamento di una stagione da sogno per te è arrivato anche il titolo di capocannoniera: 42 gol in 23 partite. Vuoi condividere questo riconoscimento con qualcuno in particolare?

“Certo, ringrazio tutte le mie compagne per avermi supportato nel migliore dei modi. Sono stata brava a riuscire a mettere la palla in rete, ma senza i numerosi assist ricevuti non sarebbe stato possibile. Un particolare ringraziamento va ovviamente anche al tecnico Valente, ha avuto molta pazienza nei miei confronti, sia dentro che fuori il rettangolo di gioco”.

La Focus Foggia è in serie A. Dove può arrivare questa squadra secondo te?

“Dipende tutto da noi. Abbiamo tutte le potenzialità per far bene, ne sono sicura. Quando siamo in forma possiamo giocarcela con tutti. Non ci vogliamo fermare proprio adesso”.

Disputerete il vostro primo campionato a livello nazionale. Non pensi che la poca esperienza possa costituire un handicap?

“Ti dico la verità Gisberto: no. E’ chiaro che più esperienza c’è e meglio è, però questo fattore non lo temo particolarmente. Ripeto, quando siamo nella giusta condizione spacchiamo tutto. Faremo bella figura anche con chi è abituato a giocare a questi livelli, ne sono sicura”.

E invece cosa sogna per il suo futuro Norma De Lio?

“Vorrei provare l’esperienza di giocare fuori dalla mia città, ma attenzione: non perché qui sto male, anzi, questa è una squadra meravigliosa. Solo perché un giorno vorrei andar via da qui, non per altro. Se non fosse per questa cosa rimarrei a vita nella Focus, non ci sono dubbi. Fino a quando non sarò qui però è chiaro che voglio vincere tutto con questa maglia”.

Sappiamo che sei stata scoperta dal vostro direttore sportivo Giuseppe Citarelli, a lui probabilmente devi tanto.

“Hai detto bene, per me Citarelli è un secondo papà, gli voglio un bene inimmaginabile, è la mia vita. E’ stato proprio lui a portarmi sui campi di calcio, ad intravedere le mie doti. Non smetterò mai di ringraziarlo. Poi un grazie particolare va anche al tecnico Valente, mi ha aiutata a crescere tantissimo, in campo e fuori. Mi ha fatto capire com’è la vita. Sono sempre stata ben trattata e consigliata da tutti”.

Vuoi lanciare un messaggio alle tue compagne?

“Innanzitutto vorrei cogliere l’occasione di esprimere anche pubblicamente la mia vicinanza alla nostra compagna Cristina Maffei. Voglio solo che sappia che sarò sempre al suo fianco in questi momenti poco felici, io come tutta la squadra. Poi ne approfitto per ringraziare proprio le mie compagne, sono uniche questo è un gruppo che ti fa ritrovare il sorriso anche nei momenti più difficili. Sono onorata di farne parte”

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