Real Statte, ‘le sconfitte aiutano a costruire nuovi successi’

Giovedì, 30 Giugno 2011
Marzella e l’analisi post Final Eight: “Giuste le critiche costruttive, il ciclo non è finito. Complimenti al Montesilvano”…

MERCATO E SERIE A: ‘ABBIAMO LE IDEE CHIARE, A BREVE LE UFFICIALIZZAZIONI. POI LA PRIMA STORICA AVVENTURA’


Ricominciare senza evirare di parlare del passato, di quello che non ha funzionato a Ciampino. Tony Marzella non si fascia la testa ma, al tempo stesso, analizza in maniera dettagliata quei sassolini che hanno impedito all’ingranaggio del Real Statte di girare in maniera fluida e ha bloccato la corsa al tricolore nei quarti di finale contro il Preci. L’analisi del trainer stattese risponde alle critiche ricevute subito dopo la competizione tricolore, fissa gli obiettivi della prossima stagione e parla del mercato che sta per iniziare.

- Ciampino non ha regalato tante soddisfazioni a un Real Statte che però ha accettato da subito il verdetto del campo.
“Siamo arrivati alla Final Eight con uno stemma tricolore sul petto rappresentato dalla vittoria a Norcia in coppa Italia. C’era tanta, tantissima voglia di far bene ma alla fine qualcosa è mancato nel concentramento di Ciampino. Quello che non è andato nel verso giusto lo stiamo analizzando e siamo consapevoli di ciò che non ha funzionato. Una cosa è certa: non era il Real Statte che abbiamo visto in Umbria. Abbiamo peccato un po’ dal punto di vista fisico e tatticamente non abbiamo giocato da Real Statte. Lavoreremo per migliorare questi aspetti, eviterei di aggrapparmi a giustificazioni perché non è nel nostro stile. La più grande arma di questa società è la consapevolezza. Inutile rimpiangere un rigore non concesso o un gol regolare che ci è stato annullato contro il Preci. Preferisco parlare soltanto del calcio giocato, gli errori arbitrali fanno parte del gioco così come quelli che le giocatrici di una o dell’altra squadra commettono durante l’arco dei 40 minuti. Al tempo stesso parlo della partita col Preci e non delle altre due perché, come detto in sede di riunione in Divisione calcio a 5 il giorno dei sorteggi, era meglio evitare di disputare match successivi per le posizioni di rincalzo. Il motivo? Tutte le società hanno giocato un campionato regionale, una coppa regionale, una coppa Italia, una fase interregionale. Arrivati alla Final Eight che assegna lo scudetto non ha senso logico rimanere a giocare partite in cui cade anche il fattore motivazionale. Certo ci sono squadre che ritengono un ottimo risultato anche il settimo posto. Altre come il Montesilvano, la Virtus Roma e noi dello Statte che, avendo disputato le ultime finali, non riescono a trovare motivazioni in partite di ripiego”.

- Contro il Preci, ai punti, forse avrebbe vinto il Real anche se le umbre non hanno demeritato il passaggio del turno. Quale insegnamento lascia per il futuro questa Final Eight?
“Le squadre che potevano puntare al titolo erano Roma, Montesilvano Preci e Statte. Non vincere non significa che i team sconfitti hanno fallito. Arrivare a disputare questa competizione è già un risultato, il raggiungimento di un obiettivo. Forse meritavamo qualcosa in più contro il Preci per le occasioni create ma, al tempo stesso, dall’altra parte c’era una squadra che non ha demeritato. La standing ovation alla fine dei tempi regolamentari, supplementari e rigori dimostra che abbiamo dato spettacolo e non abbiamo tirato la gamba indietro mai. Chi ha assistito a quella sfida è rimasto impressionato positivamente. Da queste sconfitte si trae insegnamento: una futura partita col Preci o con un’altra squadra bisognerà chiuderla prima”.



- A mente fredda, cosa non ha funzionato in fase di preparazione?
“Abbiamo avuto un finale di stagione particolare e, lo ripeto, c’era tanta voglia di fare bene sia da parte mia sia da parte delle ragazze. Non abbiamo avuto la possibilità di lavorare come nostro solito per alcuni problemi fisici in cui sono incappate a turno alcuni elementi fondamentali, soprattutto nell’ultimo mese. Ma non solo: agli inizi d’Aprile abbiamo finito la fase regionale; il 24 giugno, ossia dopo più di due mesi, siamo scesi in campo per la Final Eight. In mezzo una fase interregionale giocata col contagocce non per colpa nostra. Fuori l’Isef, giocavamo ogni 2 settimane. Abbiamo disputato tre gare: una semplice contro l’Ita Salandra, lo dimostra l’ampio risultato finale. Le altre 2 contro un Palermo non al top e la Pro Reggina. Questo non ci ha permesso di dare continuità al gran lavoro soprattutto per quel che riguarda l’aspettale mentale. Se, da un lato, siamo arrivati facilmente alle finali scudetto (con un primo posto praticamente certo dopo 2 partite giocate, ndr), dall’altro ci ha creato problemi per l’impostazione del lavoro in vista delle partite senza appello. Tutte queste, però, non sono e non devono essere delle giustificazioni. Il mea culpa lo stiamo facendo tutti, io in primis. Però questa squadra ha un cuore che batte fortissimo: non abbiamo mollato mai”.

- Una sconfitta non può cancellare quanto di buono fatto negli anni e, soprattutto, nel corso di quest’ultima stagione. Questa squadra ha elementi d’esperienza e ragazze che possono ancora dare tanto.
“Naturalmente gli appassionati si aspettavano di veder arrivare fino il Real Statte, squadra che ha abituato al dolce gusto della vittoria. Per me allenatore le ragazze hanno raggiunto tutte le fasi finali delle competizioni di questa stagione, hanno portato a casa un successo in coppa Italia battendo ai quarti i campioni d’Italia del Montesilvano ai quali vanno i miei complimenti e quelli di tutta la società per aver vinto con merito, esprimendo un bel gioco. Non credo, come qualcuno ha scritto, che il Real Statte ha finito un ciclo anche perché sento questa frase da più di 10 anni ogni qual volta si esce sconfitti in un match. Secondo me il ciclo è iniziato 15 anni fa e non penso che si chiuderà per il momento. Alle veterane si sono affiancate ragazze giovanissime nel corso degli anni e questa idea di costruzione della squadra sarà sempre la stessa per il futuro. Le veterane hanno portato tantissimo a questo gruppo, tanta esperienza sul campo e facilità di inserimento alle nuove arrivate. Vorrei far presente che in organico abbiamo giovani ragazze che scendono in campo regolarmente, come si può evincere dalle cronache dei match giocati a livello nazionale. Al loro fianco ci sono D’Ippolito, Convertino, Buonfrate e altre: chiunque vorrebbe nel proprio roster gente di questo spessore che ha fatto la storia del calcio a 5 femminile in Italia. Insieme alle giovani e alle ultime arrivate hanno ancora tanto da dare a questa squadra e al futsal in rosa. Ma noi siamo qui per ricevere le critiche, per migliorarci e per rimanere ad alti livelli. Però dispiace, lo ripeto, dover leggere in un momento delicato alla fine della stagione alcune critiche a mio parere eccessive anche nei confronti di quelle ragazze che per un’annata intera hanno contribuito a portare un successo nazionale come la coppa Italia. E’ riduttivo soffermarsi a parlare soltanto di Ciampino, l’analisi di fine stagione va fatta sull’intero arco dei 360 giorni”.

- Quali gli obiettivi per il futuro del Real Statte?
“Dobbiamo difendere la coppa Italia vinta a Febbraio; poi c’è l’appuntamento di Ottobre in Supercoppa Italiana contro il Montesilvano e, infine, la prima storica serie A. Quindi gli stimoli non mancano per ricominciare e riconfermarsi ad alto livello”.

- Luglio e Agosto sono i mesi riservati al mercato. Cosa bolle nella pentola rossoblu?
“Cercheremo di mantenere il ‘blocco Real Statte’, ossia il gruppo che portato in bacheca ben 37 titoli tra regionali e nazionali. Poi proseguiremo il lavoro fatto in passato, ossia affiancare giocatrici in grado di alzare anno dopo anno il potenziale di questo gruppo. Da inizio stagione stiamo seguendo alcune ragazze contattata ben prima della finali scudetto, i nomi e gli accordi ci sono. Una volta che saranno ufficiali presenteremo tutto alla stampa e ai tifosi”.

- A fine anno, sportivo in questo caso, sono d’obbligo i ringraziamenti…
“Ho già ringraziato le ragazze e le ringrazio nuovamente. Allo stesso modo non posso non sottolineare il gran lavoro svolto dallo staff tecnico che è stato efficace, fondamentale. Se si vuol rimanere ai vertici bisogna avere una macchina che funzioni in maniera perfetta. Un grazie anche ai tifosi che sono stati vicini alla squadra in qualsiasi momento. Il loro amore nei confronti della squadra è infinito e per questo non posso che far loro un plauso per quanto fatto e quanto sicuramente faranno a livello di serie A”.


L’ADDETTO STAMPA DEL REAL STATTE FRANCESCO FRIULI
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