Virgiliana Brindisi, tre punti d’oro a Putignano

Lunedì, 17 Ottobre 2011

Mister Vallo trattiene a stento la soddisfazione per la prima vittoria stagionale lontano dalle mura di casa. Tre punti che dovevano fare da spartiacque alle reali aspirazioni di una squadra rinnovata e con qualche problema di identità. La squadra tritasassi dello scorso anno, arrivata fino al secondo scalino dei playoff, o la comprimaria in via di allestimento candidata a un campionato più defilato. Lo abbiamo già detto. Il gruppo guidato da Vallo ha perso negli anni alcuni riferimenti importanti, ultimo in ordine di tempo Fabrizio Tregua in quota oggi all’Alberto San Pietro nella massima serie regionale, che hanno inevitabilmente aperto una nuova fase di assestamento della squadra. Sono arrivati diversi ragazzi, una iniezione di gioventù che ha sopperito al gap tecnico e oggi proietta la Virgiliana verso una costante crescita nel tempo. Gli arrivi di Lucà, Campioto e Corsa, risultato di un certosino lavoro di selezione del tecnico biancazzurro, oltre alla conferma di Passarelli, consegnano la Virgiliana al novero delle squadre più giovani del raggruppamento, un mix di esperienza e di freschezza atletica che può garantire da subito la necessaria qualità. La gara vinta in casa del New Team Putignano lo prova ampiamente, un assalto corsaro che Ettore Vallo ha pianificato e portato a compimento dosando nel modo migliore le forze a disposizione. Tre reti di Romano, due di Discanno e una di D’Armini hanno disarmato il cinque di Nico Mastrogiacomo, forte dei nuovi arrivi Deluca, Spinosa, Del Vento e Troilo, lasciando al timoniere ospite una buona impressione generale. “L’impiego nei minuti iniziali di gara di Roberto Passarelli - spiega Vallo - è stato fondamentale e ha dato la chiave di volta al nostro successo. La sua mobilità riesce spesso a scompaginare il disegno tattico degli avversari aprendo spazi giocabili. È un efficace grimaldello che il più delle volte il pivot avversario a non partecipare alla fase difensiva”. Qualche minuto che permette alla Virgiliana di chiudere la prima frazione sul cinque a uno e al tecnico brindisino di sperimentare nella ripresa nuove pedine e soluzioni di gioco. “Il parziale del secondo tempo ci ha visto sotto di un gol, ma quando sposti così tanto l’equilibrio del cinque in campo ci può anche stare. Mi piace pensare che la squadra troverà presto il suo assetto migliore, ma per questo occorre integrare le caratteristiche di gioco di ognuno, affinarle, adattarle agli schemi, lavorarci in allenamento fino a raggiungere la competitività auspicata”. La Virgiliana ci sta provando, contando su un allenatore di provata esperienza e su un gruppo tecnico animato da un ritrovato entusiasmo. E così, alla vigilia della consegna del “Pala Da Vinci” che farà da cornice ai prossimi impegni di casa, la compagine virgiliana si affida alla qualità dei suoi pretoriani e alla verve dei più giovani per portare il proprio attacco al campionato. In porta Chiarella si conferma un punto di riferimento per la propria squadra, capace di infondere sicurezza e tranquillità ai compagni; capitan Scarpa mescola corsa, gol e coraggio, un pendolo inesauribile “malgrado l’età”, come è solito appuntare il trentaquattrenne giocatore, con le sue mille rincorse e la sostanza pura in fase difensiva; Discanno è la freccia più acuminata e in forma nella faretra di Ettore Vallo, l’uomo di “lotta e di governo”, capace di accordare tempi e movimenti dei compagni come una lancetta vivente che dondola avanti e indietro, recupera, ricuce, costruisce e concretizza; Romano è la mina vagante innescata lì davanti, in agguato su ogni pallone con due artigli al posto dei piedi, spietato negli anticipi e negli affondi in transizione; D’Armini è l’esploratore in campo, preziosissimo “jolly” e collante tanto tra le fasi di gioco quanto nello spogliatoio; Bellomusto e Silvestro, i due moschettieri della scorsa stagione, stentano ancora a trovare una propria identità e la giusta dimensione anche a causa del ritardo di preparazione; Passarelli è chiamato alla consacrazione, malgrado i diciotto anni, dopo le qualità e la personalità messe in passerella lo scorso anno; e ancora i giovanissimi Lucà, Campioto e Corsa che, superato il primissimo esame in una materia sconosciuta, hanno tutto il tempo per foggiare il proprio contributo nel gioco della Virgiliana ma sono già in fila per un posto da protagonisti nel prossimo futuro; infine Todisco, Lanza, Urso e Calabrese, i primi due al rientro alle dipendenze di Vallo dopo la parentesi a San Pietro, sono la “riserva” di esperienza della squadra, “la saggezza e l’orgoglio” pronti a dare manforte in campo e a mettersi in esame nello scacchiere di base. Questa è la Virgiliana oggi, una squadra che sorniona affila le armi un passo al di qua dei riflettori. “Dobbiamo prendere coscienza del campionato in corso - conclude Ettore Vallo - che, primi risultati alla mano, dà l’impressione di un maggiore equilibrio rispetto alle passate edizioni. Gli anni scorsi eravamo abituati a una netta spaccatura tra poche squadre in sosta al vertice e il ‘gruppone’ degli inseguitori. Quest’anno c’è più incertezza e livellamento. Il che produce subito due effetti: rende più vivace e avvincente il campionato, obbliga in secondo luogo le squadre più titolate a lottare sempre, ad affrontare ogni partita con identico impegno e mentalità”.

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