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Una 19enne con il vizio del gol: Quarta conquista Salandra
Tre squilli per far innamorare Salandra! Ecco a voi Maria Quarta…
In principio fu il “PalaDaVinci” di Foggia, il 23 Ottobre scorso: con un azione caparbia la giovane tarantina rubò palla e trafisse il portiere avversario in uscita fissando il punteggio sul momentaneo 1-1. Ciò permise alle biancoazzurre di acquisire convinzione e cominciare a martellare la porta della Focus, ma a nulla valse contro la sfortuna: le foggiane alla fine si imposero 3-1. 7 giorni dopo toccò alla Jordan, tra le mura amiche del “PalaSaponara”: anche in questo caso però, il gol servì a poco visto che le consentine uscirono dal rettangolo di gioco con un pesante 7-1. Infine fu la volta del Cus Palermo, Domenica scorsa: assist perfetto di Pinto e palla nel sacco. Certo i gol di Maria Quarta non faranno rima con “punti pesanti” ma intanto mister Sergiano ci aveva visto alla grande: “ha un feeling speciale con il gol”. Detto, fatto: 3 sigilli in meno di un mese e posto garantito nello starting five! Titolare a 19 anni in Serie A, cosa vuoi di più dalla vita?
CURRICULUM
Credo che come tutte le persone che vivono di calcio non ci sia stato un momento preciso in cui mi sia accorta di voler giocare. Lo volevo da sempre, era il mio sogno! Purtroppo nel mio paese non esistevano squadre di calcio femminili e decisi di darmi alla pallavolo: non giudicate dall'altezza, ero un buon libero! Così mi dedicavo al calcio nei ritagli di tempo, magari per strada con gli amici di sempre. Poi due anni fa, la svolta! Per puro divertimento partecipai con delle amiche ad un campionato di calcio a 5 a livello provinciale, riuscii a mettermi in mostra e il 17 giugno 2010 mi ritrovai sul campo di Taviano a far parte di una squadra seria che avrebbe affrontato il campionato regionale FIGC in Puglia. Credo di poter dire senza problemi di aver trascorso lì nel Salento l'anno più bello della mia vita. Il gran merito della società salentina era la capacità di far sentire ogni giocatrice parte di una grande famiglia, non solo di una squadra di calcio. Insieme ci siam tolti belle soddisfazioni e lo ricordèrò sempre con piacere.
VIVERE A SALANDRA
Vengo da San Giorgio Jonico, un paesino in provincia di Taranto. Una realtà completamente diversa da quella di Salandra. Ovviamente per me Taranto rimarrà sempre Taranto, ma Salandra è diventata la mia seconda casa. Siamo circondate dall'affetto dei nostri straordinari tifosi che, indipendentemente dai risultati, ci sostengono sempre. La gente è sempre molto disponibile e star male qui credo sia davvero impossibile! Poi ho avuto la fortuna di trovare delle compagne di viaggio fantastiche. Siamo insieme 24 ore su 24. Oltre ad essere compagne di squadra sono amiche. In particolare mi riferisco a Tiziana, Federica e Teresa: siamo proprio un bel quartetto eh?! Senza dimenticare Ivona e Miki che stanno tentando, senza successo, di insegnarmi il montenegrino e il mitico portiere "Ciccio" (Lucia Gelsomino, ndr) che mi delizia ogni giorno con le sue perle di saggezza in calabrese! Che bel gruppo, che ragazze fantastiche!
SERIE A
Già, la Serie A! Penso che non ci sia bisogno di aggiungere altro. E’ il sogno di tutti quelli che fin da piccoli tirano il loro primo calcio ad un pallone. Per quello che è stato il mio percorso calcistico non avrei mai potuto immaginare di vivere quest'esperienza a 19 anni. Ma ci sono! Ce l'ho fatta! Punto a crescere e migliorarmi giorno dopo giorno, sperando di lasciare il segno in questo campionato, per questa splendida realtà e soprattutto per questi splendidi tifosi!
Ufficio Stampa
Ita Mercato dell’Oro Salandra