Real Molfetta a L’Aquila: i due rocciosi pilastri agli antipodi

Lunedì, 23 Gennaio 2012

Maco L’Aquila – Real Molfetta 1 a 3

Sedicesima giornata di campionato; il Real Molfetta torna vittorioso dalla lunga trasferta abruzzese tenendo ben salda la sua posizione d’argento in vetta alla classifica ma non compie il sorpasso, condividendo i tre punti ancora una volta con Sala Consilina vittorioso a Barletta per 7 a 4 e con la capolista Fuente Foggia vincente a Campobasso con sole 2 reti a 0.

Un’avventura iniziata all’alba per raggiungere la lontana località ospitante, con un gran carico di stanchezza e tanta voglia di tornare a gioire della vittoria, dopo la grigia esperienza di Coppa.

Ad accogliere i biancorossi il Maco l’Aquila, con formazione rimaneggiata e con grinta da vendere, per intendere l’incontro nella condizione più indovinata possibile. E’ proprio con questi buoni propositi che i ragazzi di Mister Perilli hanno tenuto alto l’onore e la concentrazione, se pure appaia immeritata l’ultima posizione in classifica con una sola vittoria alle spalle, disegnando una solida e rocciosa difesa su ogni puntata possibile. E’ Alves Aimi che sin dalle prime battute si rende protagonista dapprima dalla distanza, poi in contropiede, e ripetutamente per un totale numerosissimo di tentativi secchi ben direzionati e soluzioni studiate con l’ausilio dei compagni che per 40 minuti costantemente nella metà campo aquilana hanno gestito possesso palla ed atteggiamento offensivo. Ad accusare il colpo, ed assorbirlo nel più conveniente dei modi, il vincitore della fascia di migliore in campo, l’estremo Di Gregorio, da poco arrivato nelle fila del Maco L’Aquila trascinandosi dietro esperienza e gran valore aggiunto. 0 a 0 il parziale, con mille respinte su tentativi giunti a ruota dai piedi di tutti, e limitati ma davvero significativi interventi dell’esordiente Lucivero tra i pali che sfodera una impeccabile prestazione degna di nota, arginando perlopiù le risalite individuali su contropiede.

E’ nel secondo tempo che si risolve la gara, ma la tranquillità tarda ancora a giungere: dopo tre tentativi di Bueno nei quali una rete mancata di un soffio, è finalmente Alves al 6’ a sbloccare l’acredine insaccando dalla banda destra, seppur favorito da una lieve deviazione “viola”. Ma passa poco ed è già pareggio per Silva Marcelo, che ruba palla nella metà campo ed in superiorità numerica oltrepassa l’incolpevole Lucivero. Si dà subito da fare il Real, stordito al punto giusto e voglioso di reagire, ed oltre Morgenstein, Pedone e Di Benedetto, ci arriva Vera a 4’ dalla posizione giusta a infilare con più testa che potenza l’angolo opposto della rete di casa. Insiste un Real ancora ridestato, ma manca Morgenstein nel servire Di Benedetto sul secondo palo piuttosto che tentare il pallonetto. Nessun problema per il Real, che oramai senza preoccupazione affida ad Ambrosini il sigillo della prestazione, e come sempre efficace e risoluto, assistito da Alves sulla linea di porta, segna la terza marcatura ad un minuto dal fischio finale.

Un plauso alla prestazione dura di un Maco L’Aquila caparbio e a lungo invalicabile, probo nel vincere coralmente e individualmente buona parte dei faccia a faccia sfornati con frequenza da un Real di alta classifica, lodevole per la buona prestazione ed incolpevole di aver fallito la moltitudine delle buone occasioni da gol.

ED ANCORA REAL:

Non gode della stessa buona sorte il Real U21 di Mister Allegretta, impegnato domenica 22 Gennaio sul “casalingo” campo della struttura Nettuno a Bisceglie contro la capolista Modugno (2 lunghezze più su). E con il risultato di misura di 2 a 3 (reti di Pedone ed Ambrosini) cede la distanza all’avversario, ormai a più 5 sui giovani biancorossi che non approfittano dell’occasione dell’anno di compiere il sorpasso in favore della vetta ma mette nella dura condizione di lottare e crederci ancora di più fino alla fine. Una prestazione eccellente, a confronto due realtà della stessa raffinata qualità, in rincorsa in Coppa Italia come in campionato, stimolate da quel piglio che solo le grandi sanno avere. Ma ogni orizzonte è ancora raggiungibile!

di Ornella Amato

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