Il volo delle Aquile – ultimo atto di una storia biancorossa

Sabato, 28 Aprile 2012

Termina qui l’avventura Real Molfetta, che cede al confinante Giovinazzo e consegna ai biancoverdi lo scettro della vittoria nel proseguimento del cammino Play Off.

Anche nei 40 minuti casalinghi, come fu per la gara di andata, il “Real coraggio” lascia ai suoi caldissimi sostenitori l’emozione di una gara combattuta e sofferta fino in fondo, dove la forza di volontà ha primeggiato su quella fisica e mentale, allo stremo per l’esiguità dei mezzi a disposizione, ma mai consumata del tutto.

Termina questa annata controversa uscendo sconfitto sul campo ma vincitore nell’orgoglio, fermato solo da un finale ostile e dagli episodi che talvolta decidono i dettagli, talvolta i destini.

2 a 2 il risultato di andata, spiraglio verso la possibilità concreta di non mollare seppure nella difficoltà ancor più grande, ed il passo è breve per giungere alla realtà, dove un meritevole Giovinazzo guidato da un meritevole timonier Milella conquista con 5 reti contro 3 la soddisfazione che vale più di 3 punti.

Stesso copione, Real in emergenza reti al termine della prima frazione di gara che si conclude con Louanda a chiudere il triangolo con i suoi compagni ed accarezzare la sfera in gol di prima intenzione sulla linea di porta e Montelli, agile cacciatore che sorprende “in anticipo” la sua sferica preda per inseguirla tutto solo fino “al fondo” e “chiuderla in sacco”. Solo due delle numerose soluzioni da rete disegnate da ambedue le parti, con “l’abbaglio al quadrato” di Pedone fermato a raffica dall’ottimo Perottoni, con Vitale talvolta incredibile a salvare spunti pericolosi, ed altre volte dal fondo a guardarli inventare dai suoi.

La ripresa regala la speranza ai biancorossi che accorciano le distanze, merito dell’ottimo Pedone, giunto come un treno su una palla lunga per indirizzarla al capolinea (1–2). Ma dura il tempo di esultare, è Binetti, a tutto gas, a punire, in corsa per fulminare la rete di Vitale (1–3). La gara però vuol rimanere sveglia, e senza banalità incarica Cassanelli di riuscirci ancora, senza sveltirsi più di tanto, dallo sviluppo di un calcio d’angolo (2–3). L’occasione del pareggio va in fumo con la traversa di Pedone, ed a seguire con il tiro libero battuto da Morgenstein su 6° fallo a favore, respinto a regola d’arte da Di Capua entrato unicamente per ricevere la punizione. Il 7° fallo a favore è sfruttato invece da Mongelli, che per un attimo fa esplodere il palazzetto regalando il pareggio dell’ipotetico sorpasso di turno (3–3), poi qualcosa va storto, e tra 5 ammonizioni totali e 3 espulsioni per i biancorossi, tutto precipita velocemente nella disfatta, seppur onorevole, di una gara spremuta fino all’ultima goccia. Perfetto Vitale a parare il rigore di Binetti sull’espulsione di Pedone, ma la rete in contropiede di De Palma (in 5 contro 4) sull’ingenuità degli sgoccioli, nella foga della corsa contro il tempo e di un rilancio istintivo, riporta a zero gli sforzi (3–4); Morgenstein portiere di movimento, Cassanelli allontanato con rosso diretto, ed ancora una volta in inferiorità il Real subisce il 7° fallo, questa volta centrato da Binetti, che sigilla il 5 a 3 biancoverde. Il finale, ormai beffardo, consegna un altro rosso per Vera, un altro tiro dai 10 metri per il Giovinazzo ed un’altra bella respinta del grande Vitale, ottimo con tutti i suoi compagni, lottatori caparbi e instancabili degni di una grande partita, di una grande avversaria vincitrice meritevole del titolo, e del migliore dei saluti tra gli applausi dopo una stagione difficile da vivere ma impossibile da dimenticare!

di Ornella Amato

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