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Fabio Longo: “Il mio sogno? Portare la Focus alle finali scudetto”
Intervista al tecnico del Foggia Fabio Longo, raggiunto in occasione della prima Summer Cup vinta proprio dalle sue ragazze: “L’anno prossimo vogliamo rinforzarci, l’obbiettivo è giocarcela con tutti. Mercato? Ora si può dire tutto e niente”.
Di Gisberto Muraglia
Cosa c’è di meglio che un bel torneo estivo per archiviare definitivamente le fatiche di un anno di Serie A? Lo sa bene la Focus Foggia di mister Fabio Longo che, dopo aver concluso la positiva annata sportiva con una salvezza mai stata in discussione, si aggiudica la prima edizione della Summer Cup, organizzata dallo stesso sodalizio dauno dall’1 al 3 giugno. Vittoria di rigore per le satanelle, capaci di sconfiggere in finale l’ottimo Ariano Irpino della talentuosa Castagnozzi, futura giocatrice Focus. Finalmente nessuna pressione, nessun assillo e ansia da prestazione. All’Elisena Club Village di Vieste, degna cornice del torneo, l’unica priorità era divertirsi. E a giudicare dalla spensieratezza delle sette squadre che hanno raccolto l’invito della Focus, beh, si può dire di aver centrato in pieno l’obbiettivo. C’erano anche Cerreto Sannita, X-Team Salerno, Virtus Fiorente Caserta, le Girls outside the box di Bari e il Five Molfetta. Sul campo, però, le squadre onorano al meglio i rispettivi impegni, anche se al triplice fischio finale delle partite, le attenzioni sono già rivolte al bagno in piscina e alla straordinaria voce di Pamela Gueli, ex concorrente di “Amici” di Maria De Filippi e focussina per tre giorni. Senza dimenticare l’ottima musica del dj giunto da Martina Franca, Master Pier Dj e il presidente Focus Vincenzo Maffei, il vero “ospite d’eccezione” di questo torneo, tornato ad incitare le sue ragazze dopo qualche problema di salute, brillantemente superato come solo un numero uno sa fare. E così, tra la spensieratezza delle partecipanti e il rapporto complicato del tecnico molfettese Diego Iessi con le zanzare, la Focus mette in bacheca una coppa. Non farà blasone e storia, certo. Ma vincere fa bene, in qualsiasi circostanza. Un’occasione utile, la Summer Cup, per tirare le somme di questa prima serie A della Focus e della storia del futsal con Fabio Longo, tecnico giovane dal futuro brillante.
Mister, sei soddisfatto di questo primo anno di serie A delle tue ragazze?
“Era un anno di prova per tutti: per noi e per gli addetti ai lavori. C’era grande curiosità da parte di tutti, senza dubbio. Per noi è stata l’occasione utile per metterci alla prova con squadre dal grande valore e blasone, dalla prima all’ultima. Per quanto ci riguarda abbiamo disputato una seconda parte di campionato importante. Penso che da Salandra in poi abbiamo centrato una serie di risultati davvero soddisfacenti, anche se in qualche partita ci è mancata un po’ d’esperienza. Ma l’obiettivo era la salvezza e l’abbiamo raggiunta a quattro giornate dal termine, quindi va bene così”.
Punto più alto e più basso della stagione.
“Il punto più alto è stata la vittoria casalinga con la Roma e la striscia dei quattro risultati utili consecutivi, dove abbiamo capito il nostro valore. Anche a Palermo abbiamo disputato una gran bella partita, seppur il risultato fu di parità. Il punto più basso, invece, è stata la sconfitta di Messina. Mentalmente è stata importante, erano tre punti che ci servivano. Scendemmo in campo allo stremo delle forze dopo un lungo viaggio, ma anche mentalmente non eravamo al top”.
Una giocatrice che ti ha particolarmente impressionato?
“Una che mi impressiona da tempo è Susy Nicoletti dello Statte. E’ da tempo che le dico che è tra le mie preferite in assoluto. Poi ci sono Siclari e Presto della Reggina, senza dimenticare Catrambone della Jordan, una che fa gol con una facilità impressionante. 51 gol sono numeri incredibili”.
Ti aspettavi lo scudetto della Pro Reggina?
“Diciamo inaspettato per come ci è arrivata in finale. Doveva affrontare Preci, Kick-Off e Statte, il percorso era davvero arduo. Ma quando abbiamo affrontato noi le calabresi, vincendo a Foggia e perdendo a Reggio, ho subito detto che le amaranto avevano qualità molto importanti. E’ una squadra che combatte fino alla fine, vincere gara-2 e gara-3 a pochi secondi dal termine la dice lunga”.
Un bilancio generale su questa serie A?
“E’ una vetrina molto importante. Ho fatto sette anni di regionali, ma gli stimoli che ti dà la serie A sono davvero forti, sia per un tecnico che per le ragazze. Devi preparare ogni partita al 100%, perché ogni avversario è difficile da affrontare. Adesso sono curioso di seguire l’evolversi della storia dei tre gironi. Diciamo che il quadro non è ancora chiaro, ma ci sarà tempo per capirlo”.
Nella tua giovane carriera ti sei già tolto soddisfazioni importanti, come il famoso pareggio imposto al Real Statte tra le sue mura (1-1) quando eri alla guida delle Queens. E adesso eccoti già in serie A. Qual è il tuo sogno per il futuro?
“Quando guardano la mia carta d’identità e quindi i miei 27 anni, molti si stupiscono. Però ormai sono sette anni che alleno. Adesso ho abbracciato in toto il progetto Focus, rifiutando proposte importanti nel maschile. Ma ora sogno di portare la Focus alle finali scudetto, per noi sarebbe un gran bel traguardo”.
Supercoppa, Kick-Off- Pro Reggina. Il tuo pronostico?
“Il Kick-Off avrà voglia di rifarsi dell’eliminazione nelle fasi finali per lo scudetto, ma se la Pro Reggina conserverà cattiveria e voglia di vincere, beh, dico che può farcela. Sarà una gran bella partita”.
Chiudiamo tornando alla tua Focus. Ci sono novità di mercato?
“Siamo a giugno, mese in cui di mercato si può dire tutto e niente. Di sicuro vogliamo rinforzarci, l’obbiettivo per il prossimo campionato è lottare per obbiettivi importanti. Vogliamo giocarcela con tutti”.