Intervista a mister Milella

Giovedì, 12 Luglio 2012
A distanza di tempo dalla conclusione del campionato di serie B, molte squadre di questa categoria sono ancora incerte del loro futuro e molte altre che ormai hanno ben chiaro il proprio progetto stanno operando gli ultimi movimenti di mercato.

Queste incertezze non hanno delineato ancora un panorama ben preciso delle compagini che si presenteranno ai nastri di partenza del campionato cadetto e non hanno ancora chiarito la composizione degli organici.

Di questo scenario fa parte anche il Futsal Giovinazzo, una delle protagoniste dei play-off. Le vicissitudini estive che hanno portato il ds Lasorsa, il preparatore atletico De Anna, il massaggiatore Dinatale e il medico sociale Lograno ad accasarsi al Real Molfetta sono il segnale premonitore di un progetto che ha fruttato risultati a carattere nazionale interrotto bruscamente.

Le voci di mercato che si rincorrono in questi giorni indicano come sicuri partenti per altri lidi parecchi elementi che costituivano l’ossatura portante della squadra.
A tal proposito abbiamo raggiunto per qualche domanda mister Milella, alla guida nel passato di Palmanova,Verona, Milano, Brescia, Carmenta prima degli ultimi due anni trascorsi a Giovinazzo.

Come giudichi l’esperienza biennale a Giovinazzo?
Sono stati due anni eccezionali dal punto di vista della crescita tecnico-tattica della squadra. La società aveva avuto un’intuizione eccellente anticipando quello che adesso per motivi contingenti tante squadre stanno facendo: puntare sulla valorizzazione di ragazzi del posto e del vivaio. Entrambi gli obiettivi sono stati raggiunti grazie soprattutto a un gruppo che mi ha dato grandissima fiducia e mi ha seguito con grande impegno . Una squadra costruita con un budget esiguo rispetto a molte società di questa categoria, ma che per ben due anni è arrivata al triangolare di semifinale per salire in A2.

Perché il progetto del Futsal Giovinazzo non ha avuto un futuro?
Purtroppo la crisi economica attuale ha pesato notevolmente sulla possibilità di proseguire questo progetto. Un vero peccato poiché adesso Giovinazzo rispetto ad altre realtà avrebbe avuto un grande vantaggio. Anche dal punto di vista tattico ormai la squadra aveva assunto una fisionomia ben precisa. La partita contro l’Alhoa è stata l’emblema del livello raggiunto. Dal punto di vista personale, io che mancavo da 20 anni dal mio paese nativo, lavorare con questi ragazzi mi ha dato emozioni incredibili e non finirò mai di ringraziare tutti.

Cosa c’è nel futuro di un tecnico esperto che ha allenato in categorie superiori?
Credo che sia arrivato il momento di ritornare ad allenare in A1 o eventualmente in una A2 ambiziosa. Attendo con serenità la situazione giusta. Quando capiterà non mi farò trovare impreparato.

Pasquale Capurso
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